Trasferimenti e passaggi di ruolo: potrebbe essere il momento giusto!
Apprendiamo che i sindacati firmatari del Contratto Collettivo Nazionale del Comparto istruzione e Ricerca martedì 5 marzo si recheranno al MIUR per ricevere l’informativa con la bozza dell’Ordinanza sulla Mobilità; in quel contesto saranno presumibilmente comunicate le date per la presentazione delle domande.
I numeri
Chi attende, spesso anche da anni, la possibilità di trasferire la propria sede di lavoro in un luogo più consono alle esigenze familiari e personali, quest’anno potrebbe avere delle chances in più: ai classici posti liberati dai pensionamenti si dovranno aggiungere, infatti, quelli derivanti dall’introduzione della “Quota 100”.
Inoltre, anche la percentuale dei posti destinata ai trasferimenti per quest’anno sarà superiore sia a quella degli anni passati che a quella del prossimo biennio 2020/2012 – 2021/2022: il 40% dei posti vacanti andrà ai trasferimenti interprovinciali – negli anni precedenti era solo il 30% – e il 10% ai passaggi di ruolo – in questo caso la quota resta immutata.
Nell’anno seguente, pur restando la percentuale complessiva di posti per la mobilità quella del 50%, si tornerà al 30% per i trasferimenti interprovinciali e aumenterà al 20% la quota per i passaggi di ruolo; anche nel 2021/2022 la quota complessiva sarà sempre il 50% divisa, però, in parti uguali, 25% e 25% , tra trasferimenti e passaggi di ruolo.
Da tenere conto che da quest’anno coloro che otterranno una delle scuole richieste volontariamente dovranno permanervi per almeno un triennio.
Fabiola Ortolano