Tirocini extra-curriculari e orientamento in uscita: i dati
Che impatto hanno i tirocini extra-curriculari sull’avvio della carriera lavorativa? A seguito dell’esperienza di tirocinio, quanti giovani ottengono un posto di lavoro e, soprattutto, in quali settori?
Le risposte a questi ed altri quesiti sono contenute nel rapporto dell’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL), redatto in collaborazione con l’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche (INAPP).
Il rapporto
Il Rapporto di monitoraggio nazionale in materia di tirocini extracurriculari analizza l’andamento dei tirocini svolti nel periodo 2014-2017 per indagare l’effettiva utilità ai fini dell’inserimento occupazionale.
Un primo dato mostra che il 68% dei tirocinanti apparteneva alle fasce deboli del mondo del lavoro, quali disoccupati, inoccupati e lavoratori in mobilità o cassa integrazione. Solamente il 10,6% dei tirocini era attivato per i neolaureati ed il 6,8% per i neodiplomati.
Considerando i 7 grandi gruppi professionali identificati dall’ISTAT nel 2011, emerge che:
- oltre la metà dei tirocini (53%) ha interessato le professioni commerciali, di servizi e quelle d’ufficio a carattere impiegatizio.
- Il 15% ha riguardato le professioni tecniche, mentre l’11,1% include artigiani, operai specializzati e agricoltori.
- L’8,4% dei tirocini è stato attivato per le professioni più qualificate intellettuali e scientifiche, invece l’8,8% comprende i tirocini avviati senza competenze specifiche per professioni non qualificate.
Inoltre, si nota un’alta correlazione tra il livello di istruzione e la tipologia di impiego: i laureati hanno svolto tirocini quasi sempre in professioni medio-alte, i diplomati in professioni intermedie mentre i tirocini senza competenze specifiche sono stati eseguiti per lo più da soggetti non diplomati.
L’importanza del tirocinio extra-curriculare è aumentata negli ultimi anni, soprattutto con l’attuazione del percorso di alternanza scuola-lavoro. Immergere gli studenti nei contesti lavorativi fin dalla scuole superiori è stato un primo passo per aumentare la numerosità dei tirocini. Tuttavia la generale crisi occupazionale non ha lasciato abbastanza spazio ai più giovani, che non sempre sono i principali destinatari degli accordi di tirocinio.
Assia Liberatore