TFA sostegno 2020: le prime indicazioni dal Miur
Via libera del Miur al TFA specializzazione sostegno V ciclo. Con una nota il ministero ha predisposto il numero dei posti e sancito le modalità per gli idonei del precedente ciclo.
Il Miur ha chiesto alle Università di indicare entro il 6 dicembre il massimo del potenziale formativo distinto per ogni ordine e grado.
Si tratta di un passaggio fondamentale per quel che riguarda il Ministro Fioramonti che vorrebbe aumentare il numero dei posti. Al momento, in base all’autorizzazione del MEF sono circa 14.000 (+ 7.000 idonei).
I requisiti di accesso
I requisiti per accedere al TFA sostegno sono:
- abilitazione specifica sulla classe di concorso
oppure
- laurea coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso+ 24 CFU in discipline antropo – psico – pedagogiche ed in metodologie e tecnologie didattiche. Chi accede con laurea + 24 CFU deve avere sia i CFU per l’accesso alla classe di concorso che i 24 CFU in discipline pedagogiche e metodologie didattiche.
Gli ITP continueranno a partecipare con il diploma fino al 2024/25. Da quella data laurea triennale + 24 CFU.
Da tenere presente che non costituisce più titolo di accesso laurea + 3 anni di servizio, utilizzato solo in fase transitoria per l’a.a. 2018/19.
Le informazioni per gli idonei
Sono idonei i docenti che sulla base del Dm n. 92 dell’8 febbraio 2019 sono ammessi in soprannumero. Si tratta dei docenti che anche, in occasione dei precedenti cicli di specializzazione:
- abbiano sospeso il percorso ovvero, pur in posizione utile, non si siano iscritti al percorso;
- siano risultati vincitori di più procedure e abbiano esercitato le relative opzioni;
- siano risultati inseriti nelle rispettive graduatorie di merito, ma non in posizione utile.
Dovrebbero essere in tutto circa 7.000 i docenti interessati. Il Miur si riferisce agli idonei, in quanto nell’elaborazione dell’offerta formativa bisognerà tenerne conto. Gli idonei dovranno essere ammessi allo stesso Ateneo in cui hanno superato le prove, tranne motivata deroga che sarà gestita tra le istituzioni accademiche.
Le prove
Stando al dm 30 settembre 2001, la prima prova è il test preselettivo composto da 60 quesiti formulati con 5 opzioni di risposta. Di questi, almeno 20 sono volti a verificare le competenze linguistiche e la comprensione dei testi in lingua italiana. La risposta corretta a ogni domanda vale 0,5 punti, la mancata risposta o la risposta errata vale 0(zero) punti. Il test ha la durata di due ore.
I candidati che supereranno il test accederanno alla prova scritta e orale, sugli argomenti del bando.