Supplenze e algoritmo: mercoledì 5 ottobre incontro urgente tra Ministero e sindacati

Supplenze e algoritmo: il Ministero dell’Istruzione ha convocato con urgenza le organizzazioni sindacali per mercoledì 5 ottobre per fare il punto sull’andamento delle nomine. A renderlo noto è il sindacato Anief che chiede importanti correttivi in corsa.

“Grazie alle nostre proteste – ha dichiarato il Presidente Anief, Marcello Pacifico – apprendiamo della convocazione urgente da parte del ministero dell’Istruzione, prevista per mercoledì 5 ottobre, proprio sull’andamento delle nomine: siamo pronti ad ascoltare, speriamo che il Ministero ci dia retta e cambi in corsa delle regole che fanno acqua da tutte le parti e stanno aumentando in modo considerevole il contenzioso”.

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Algoritmo supplenze: tanti gli errori che hanno seriamente danneggiato gli insegnanti precari

Non si placano le polemiche per il malfunzionamento dell’algoritmo che regola il conferimento delle supplenze.
Com’è noto, l’algoritmo ha generato enormi quantità di errori, gettando nel caos migliaia di docenti.

In tanti si sono visti inspiegabilmente scavalcati da colleghi con punteggi inferiori, o erroneamente considerati rinunciatari oppure assegnati a posti inesistenti.

Il sistema, inoltre, ha impedito di unire insieme più spezzoni orari utili a costituire una cattedra, ciò significa che i supplenti che hanno ottenuto poche ore avranno uno stipendio dimezzato.

Oltre ai docenti, a farne le spese saranno gli alunni, in particolare quelli più fragili.
Centinaia di alunni con disabilità si sono visti assegnare un docente non specializzato quando, invece, in I fascia sono presenti docenti con il titolo di specializzazione che, a tutt’oggi,  non hanno ricevuto nessun incarico.

In merito all’argomento le parole di Marcello Pacifico “Il sistema telematico sta assegnando tante cattedre a personale già di ruolo o comunque occupato, oppure docenti di sostegno non specializzati prima che agli specializzati, assegna in sedi scolastiche lontane e disagiate i candidati con più punteggio e assegna in seconda battuta quelle logisticamente più favorevoli agli ultimi arrivati”.

Il personale coinvolto e danneggiato si affida ai sindacati per presentare ricorso, è partita anche una petizione per tornare alle convocazioni dei supplenti in presenza.

Resta da capire cosa farà ora il Ministero per sanare il caos generato dall’algoritmo, che sta penalizzando una categoria lavorativa già mortificata dal precariato e da stipendi inadeguati.

 

 

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