Simulazioni dell’esame di stato 2019: la seconda prova
L’esame di stato del II ciclo è alle porte. Quest’oggi i maturandi sono stati chiamati a svolgere la seconda simulazione della seconda prova che è specifica per ogni indirizzo.
In particolare, il nuovo esame di stato prevede non più una bensì due materie di indirizzo che caratterizzano la tipologia di diploma che gli studenti si apprestano a conseguire.
Le tracce della seconda simulazione 2018/19
- Al liceo classico gli studenti hanno analizzato e commentato il tema dell’ira, il cui parallelismo si basava sulle parole latine di Seneca e su quelle greche di Plutarco.
- Anche i maturandi del liceo linguistico si sono occupati della comprensione del testo di due lingue straniere: inglese e tedesco, inglese e francese, inglese e cinese, a seconda dell’indirizzo specifico.
- La traccia assegnata al liceo delle scienze umane era interamente dedicata all’infanzia.
- Molto attuale la traccia destinata al liceo delle scienze-umane ad indirizzo economico: essa si concentrava sul mondo del lavoro e sul fenomeno dei giovani NEET.
- Gli studenti del liceo scientifico hanno eseguito due problemi di matematica e otto quesiti di fisica.
- Pure negli istituti tecnici le due materie specifiche erano separate: la prima prevedeva lo svolgimento di un elaborato tecnico, la seconda parte era composta da una serie di quesiti. Tuttavia ogni indirizzo conosceva le sue peculiarità. I futuri geometri, ad esempio, hanno svolto un progetto su un parcheggio tenendo conto di energia e fonti rinnovabili.
- Negli istituti professionali, come per la prima simulazione, si sono svolti casi clinici e/o tecnico-pratici al fine di risolvere un problema pratico che riguardasse le due materie di indirizzo.
Modalità e tempi di svolgimento
Come per le precedenti simulazioni, le prove simulate odierne sono state pubblicate dal MIUR sia in formato pdf sia in word al fine di agevolare la modifica delle prove medesime secondo le necessità specifiche degli studenti con particolari esigenze.
La specificità delle discipline, inoltre, ha dettato tempi diversi di svolgimento. Nella maggior parte dei casi i docenti hanno avuto accesso alle prove alle ore 8:30 così da permettere agli alunni di iniziare alle ore 9:00, avendo a disposizione un totale di 6 ore di tempo (gli alunni non potevano consegnare l’elaborato prima delle ore 13:00). In altri casi, invece, sono stati dati tempi maggiori a seconda della tipologia di elaborato.
Negli istituti professionali, ad esempio, la prima parte era predisposta dal MIUR mentre la seconda parte è stata commissionata dai futuri commissari interni, coerentemente con il Piano dell’offerta formativa e con la dotazione tecnologica e laboratoriale dell’istituto.
In vista della nuova tipologia d’esame, le due simulazioni sono state utili poiché hanno fornito ai futuri maturandi indicazioni precise e più chiare rispetto alle informazioni ricevute negli ultimi mesi.
In attesa delle prove scritte ufficiali di giugno, auguriamo un grande in bocca al lupo a tutti i maturandi.
Assia Liberatore