Scuola, si va verso la Didattica a distanza
Al ritmo ormai di quasi un Dpcm a settimana, si attende da un momento all’altro di conoscere i nuovi provvedimenti per arginare una seconda ondata di contagi. La scuola è stata individuata come fonte tra le più pericolose del contagio, al pari dei mezzi pubblici, dei ristoranti, dei cinema e dei teatri.
E così Conte sembra orientato, nonostante il parere contrario della ministra Azzolina, a dare seguito su scala nazionale a quanto già fatto in autonomia da alcuni governatori delle Regioni più colpite. De Luca in primis, che si trova a fronteggiare una curva dei contagi che la sanità campana non può reggere. Emiliano, ha certamente giocato maggiormente d’anticipo rispetto ai suoi colleghi, chiudendo tutte le scuole (tranne quelle dell’infanzia) nonostante la Puglia sia una delle Regione meno colpite dall’epidemia.
Come spiegato dagli epidemiologi, giocare d’anticipo è il metodo migliorare. Chiudere prima, vuol dire dover restare chiusi meno tempo, e ripartire prima possibile.
Non ci sono ancora certezze sui contenuti del nuovo Dpcm, relativamente al settore scuola. La sensazione è che si andrà verso la chiusura delle scuole superiori per tutta la Penisola. Inoltre per le classi di terza e forse anche seconda media la chiusura dovrebbe essere limitata alle Regioni o addirittura alle città maggiormente colpite. Si prevede un lockdown chirurgico e differenziato che dovrebbe consentire di non paralizzare completamente il Paese come avvenuto a marzo.