Scuola secondaria: aggiornamento e modifiche delle classi di concorso
È disponibile sulla Gazzetta Ufficiale il decreto che introduce importanti modifiche alle classi di concorso destinate al personale docente della scuola secondaria di primo e secondo grado. Queste revisioni, mirate a razionalizzare e consolidare alcune categorie, rappresentano un passo fondamentale verso l’adeguamento del sistema educativo alle moderne esigenze didattiche.
Accorpamento delle classi di concorso
Una delle principali novità è rappresentata dall’accorpamento di diverse classi di concorso, accompagnato dall’introduzione di nuove denominazioni che meglio rispecchiano i contenuti e le competenze richieste ai docenti. Tra le modifiche delle classi di concorso, si ricorda ad esempio:
- la classe A-01, ora denominata “Disegno e storia dell’arte nell’istruzione secondaria di I e II grado”, unisce le precedenti A-01 e A-17
- la classe A-12 diventa “Discipline letterarie nell’istruzione secondaria di I e II grado”, accorpando le ex A-12 e A-22.
Queste modifiche non solo semplificano la struttura delle classi di concorso, ma consentono anche una migliore organizzazione delle procedure concorsuali e delle graduatorie per le supplenze. Le modifiche non hanno valore retroattivo. Coloro già in possesso dei requisiti necessari al momento dell’entrata in vigore del decreto, conservano il diritto di partecipare alle procedure concorsuali e abilitanti secondo le normative precedenti.
Modifiche delle classi di concorso
L’aggiornamento delle classi di concorso è accompagnato da modifiche dettagliate, come la riduzione dei crediti formativi universitari (CFU) richiesti per alcune categorie e l’espansione dei titoli di accesso per altre. Per esempio:
- la classe di concorso A-20 (Fisica) richiede ora meno CFU;
- mentre per accedere alla classe A-27 (Matematica e fisica) si esigono nuovi requisiti, come lauree specifiche in ingegneria.
Metodologia CLIL
Inoltre, è stato introdotto il concetto di metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning) per l’insegnamento di materie non linguistiche. Tale metodologia è disponibile per tutti i docenti ad eccezione di quelli appartenenti ad alcune classi di concorso specifiche. I docenti che scelgono di insegnare con il metodo CLIL devono possedere certificazioni linguistiche adeguate e attestazioni di competenza metodologica.
In conclusione l’aggiornamento, e le conseguenti modifiche delle classi di concorso, rappresenta un importante passo avanti nel migliorare l’efficienza e l’adeguatezza del sistema educativo. Ciò consente ai docenti di rispondere in modo più efficace alle esigenze dell’istruzione contemporanea.