Scuola, nuovo anno soliti problemi: mancano docenti e personate ATA

A pochi giorni dall’avvio del nuovo anno scolastico si ripresentano i problemi legati alla carenza di personale.

Mancherebbero circa 200mila docenti, ben 15mila ATA e oltre 500 dirigenti scolastici.

Le convocazioni dalle GPS non saranno sufficienti a coprire i posti vacanti. Pertanto i dirigenti scolastici convocheranno un numero elevato di supplenti tramite le domande di messa a disposizione.

Gli insegnanti di sostegno

Nelle scuole italiane mancano ancora migliaia di docenti di sostegno rispetto al fabbisogno.

Le scuole,  per gestire le cattedre scoperte, sono costrette a convocare docenti privi di una formazione specifica.

La preoccupazione è in particolare per gli alunni che necessitano di sostegno.
Penalizzato un settore delicato come il sostegno destinato ai bambini e ai ragazzi più fragili, i quali avrebbero bisogno di continuità e di insegnanti fissi sui quali far riferimento.

I corsi di specializzazione sono a numero chiuso e troppo costosi.  Purtroppo è una situazione che persiste da anni e, se il sistema non sarà riformato, il problema si presenterà anche in futuro.

Il personale Ata

La carenza di personale riguarda tutto il comparto Ata della scuola. Mancano bidelli, personale di segreteria, in molte scuole si è creata una situazione di vera emergenza.

Da anni il personale Ata, che garantisce la funzionalità delle scuole, è sottoposto a continui tagli che hanno ridotto fortemente gli organici.

Negli ultimi due anni, la situazione è migliorata grazie all’organico Covid che ha permesso di avere più personale a disposizione.

Per il nuovo anno scolastico sarà un problema perché l’organico Covid, salvo ripensamenti da parte del ministero,  non sarà rinnovato.

Pacifico (Anief) ricorda che “l’Istituto superiore di sanità e il ministero dell’Istruzione raccomandano di fare svolgere le lezioni con abbondante aerazione, ma le classi delle nostre scuole non sono dotate di sistemi di ventilazione automatica, sono piccole e ospitano quasi sempre un numero di alunni superiore ai parametri minimi di sicurezza e al distanziamento che a breve sarà di nuovo raccomandato. In queste condizioni, occorre confermare gli 80mila docenti e Ata dell’organico Covid previsti proprio per fare fronte allo stato pandemico ancora in atto: invece, l’anno scorso sono stati dimezzati ed ora spariscono. Peraltro, a fronte di un organico già ridotto all’osso dal dimensionamento che negli ultimi anni ha privato le nostre scuole di 200mila insegnanti e oltre 50mila amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici”.

 

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