Scuola, la mascherina si potrà abbassare in classe se c’è distanza

Il clima di incertezza che sta accompagnando questo conto alla rovescia verso il rientro a scuola certo non beneficia della possibilità che molti docenti provino sottrarsi al normale svolgimento delle lezioni.
Paura del contagio in primis, ma anche paura delle inevitabili responsabilità che il loro nuovo doppio ruolo di insegnante e di garante dei protocolli di sicurezza da parte dei ragazzi rappresenterà.
Intanto il ministro Azzolina avverte i docenti che non potranno rifiutarsi di lavorare da remoto da casa.
L’indicazione si riferisce al caso in cui la classe venga messa in quarantena e la didattica debba continuare da casa.
Il tutto nasce dal fatto che l’età media molto alta dei docenti italiani ha portato una serie di insegnanti cosiddetti “fragili” a chiedere la dispensa dall’insegnamento, a tempo indeterminato. Il Ministero in questo senso ha annunciato un giro di vite, avvertendo che non tutte le domande saranno accolte e che il solo requisito dell’età non è sufficiente a veder accolta la richiesta. Infatti per essere considerati “fragili” bisogna avere patologie pregresse di un certo rilievo.
Il ministero sa che nonostante tutti gli sforzi fatti per garantire la sicurezza, la scuola non potrà mai essere un posto sicuro al cento per cento, così come non lo sono gli altri posti di lavoro e i locali pubblici. Anzi, per la natura stessa delle lezioni e dell’età dei ragazzi, magari poco spaventati dal virus e per questi un po’ “leggeri” nel rispettare i protocolli, il rischio resta alto.
Per garantire la sicurezza il Miur distribuirà 11 milioni di mascherine al giorno e gel. La mascherina va usata in situazioni di dinamicità, all’ingresso e in uscita, nei corridoi e se ci si muove in classe. Inoltre, se si è seduti e c’è il metro di distanza si può abbassare.