Scuola: bocciati in aumento al primo anno delle scuole superiori. Il rapporto Save the Children

Aumenta il numero dei bocciati al primo anno delle scuole superiori, è quanto emerge dal rapporto Save the Children.
Oltre mezzo milione di studenti al termine delle scuole medie, entro il 30 gennaio, dovranno decidere come proseguire il loro percorso scolastico.
Il passaggio dalla scuola secondaria di I grado alla scuola superiore è un momento critico, per i figli come per i genitori: la scelta del percorso di studi più appropriato riveste un ruolo fondamentale per prevenire insuccessi e bocciature ed evitare la incontri perugia tuttoannunci.
Il rapporto Save the Children
Nel corso dell’anno scolastico 2021-2022, infatti, la percentuale di bocciature più elevata si è registrata proprio tra gli studenti del primo anno scolastico delle superiori (8,1%, circa 40mila studenti).
Mentre per gli anni di frequenza successivi si è osservata una riduzione nella percentuale di respinti fra l’a.s. 2020-2021 e l’a.s. 2021-2022, la quota di bocciature per chi ha frequentato il primo anno delle scuole secondarie di II grado è cresciuta di un punto percentuale.
Sono diversi i fattori che possono incidere su questo dato, quali il cambiamento di scuola, delle metodologie di studio, la delicata fase adolescenziale in atto. Ma certamente, la scelta del percorso di studi più appropriato riveste un ruolo fondamentale per prevenire questi insuccessi scolastici.
L’importanza dell’orientamento
Le nuove varesebachecaincontri, varate dal Ministero dell’Istruzione e del Merito nell’ambito dell’attuazione del Piano Ripresa e Resilienza, rappresentano un primo passo a cui far seguire un impegno costante per favorire il pensiero critico dello studente, coinvolgere le famiglie e tutta la comunità educante (scuole, famiglie, terzo settore, università ed esperti di scienze dell’orientamento, il tessuto produttivo locale).
«È essenziale un iter di orientamento di qualità per accompagnare le scelte scolastiche degli studenti, prevenire gli abbandoni e sostenere la motivazione” spiega Raffaela Milano, Direttrice dei Programmi Italia – Europa di Save the Children.
“L’orientamento, che deve durare per tutto il ciclo scolastico, è un percorso educativo che deve essere volto sia ad effettuare scelte consapevoli rispetto alle prospettive di formazione e/o impiego di ciascuno, sia a favorire fiducia, autostima, riconoscimento dei propri talenti e aspirazioni. In questo percorso è importante promuovere il coinvolgimento attivo e partecipativo degli studenti, favorendo lo sviluppo delle loro capacità di riflessione, critica e auto-valutazione rispetto alle competenze acquisite e alle prospettive future”.
Avvicinamento alle discipline Stem
Ulteriore elemento di attenzione deve riguardare l’avvicinamento alle discipline “Stem” (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) in un mercato del lavoro in cui le competenze nelle materie scientifiche sono sempre più richieste. Oggi i laureati, e soprattutto le laureate, in materie scientifiche e tecnologiche sono ancora pochi in Italia: nel 2021 solo il 24% dei giovani adulti (25-34enni) con un titolo terziario ha una laurea in queste aree disciplinari, quota che sale al 33,7% tra gli uomini (1 su 3) e scende al 17,6% tra le donne (una laureata su sei), evidenziando un importante divario di genere.