Sciopero scuola 10 dicembre: ecco tutte le motivazioni
Confermato lo sciopero scuola del 10 dicembre. Mancato rinnovo del contratto, stipendi bassi, obbligo vaccinale e classi pollaio, sono i tanti punti su cui i sindacati non hanno più intenzione di temporeggiare. Uno sciopero simbolico che cade prima dell’introduzione dell’obbligo vaccinale per il personale scolastico il 15 dicembre.
Un obbligo che rappresenta una sconfitta, secondo i sindacati, per varie ragioni. In primis perchè certifica quanto anticipato dalle stesse parti sociali a inizio anno scolastico, e cioè che nè Green Pass scuola ne obbligo vaccinale adesso avrebbero tenuto la dad lontana dalle scuole, se non si fosse risolto il problema del sovraffollamento delle aule.
In questo i sindacati sono stati facili profeti, e questo inasprimento delle misure con l’obbligo vaccinale per il personale scolastico non fa che contribuire ad aumentare la protesta.
Obbligo vaccinale
Ci sono poi le modalità di introduzione dell’obbligo vaccinale che non convincono.
Anief, in primis, sottolinea come ci sia una disparità di trattamento tra la categoria scuola e le altre per le quali è stato introdotto l’obbligo vaccinale. Per i sanitari, ad esempio, è previsto lo spostamento ad altra mansione in caso di rifiuto al vaccino, mentre per docenti e personale ata scatterà direttamente sospensione dal lavoro e nessuno stipendio. Leggi anche il nostro precedente articolo.
Le questioni economiche
Ci sono poi le questioni economiche, sempre attinenti il Personale Ata, a portare i sindacati in piazza: “Il personale Ata è stato dimenticato dalla legge di Bilancio e umiliato dallo Stato”. E’ il punto di vista del presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico. “Non è previsto nessun aumento contrattuale e nella legge di Bilancio non è indicata nessuna risorsa economica per il personale Ata – ha ricordato Pacifico rispondendo all’agenzia Teleborsa – Si parla, invece, di pochi spiccioli per il personale docente nel salario accessorio da mettere in contrattazione“.
Anief ricorda che “i livelli stipendiali sono fermi al 1974” e che nella Legge di Bilancio per loro, come per i docenti, ci sono risorse insufficienti sia per gli aumenti promessi anche nel Patto per la scuola dello scorso maggio sia per la valorizzazione professionale.
“Il mondo è cambiato in questi cinquant’anni così come il ruolo del personale Ata nelle scuole e i requisiti di accesso, ma questi lavoratori della scuola continuano a essere dimenticati. Per questa ragione faremo, il prossimo 9 dicembre, un’assemblea sindacale dedicata solo al personale Ata. Abbiamo, inoltre, fissato alcuni punti per il rinnovo del contratto e elaborato una piattaforma per il personale ata proprio per non dimenticare chi aiuta la scuola dell’autonomia a funzionare ogni giorno“.