Scadenza mobilità docenti: le ultime raccomandazioni
Il 5 aprile, come ormai noto, scade la mobilità per il personale docente. Tutti coloro che sono stati interessati a questa procedura dovrebbero verificare alcuni passaggi, affinché possano essere sicuri di non aver commesso errori, né tralasciato nulla.
Le raccomandazioni
- La prima cosa da fare è, quindi, assicurarsi che nella sezione archivio 2019 sia effettivamente presente la domanda inviata;
- l’altro passaggio chiave sarà quello di entrare di nuovo nella procedura di mobilità e attraverso la funzione “visualizza” verificare se siano presenti tutti gli allegati relativi ai punti dichiarati in domanda;
- ricordiamo, inoltre, che lì dove siano stati espressi codici sintetici dell’istituzione scolastica o il codice del Comune nel quale si è già titolari, in caso di soddisfazione della domanda, ci sarà il vincolo di permanenza triennale presso la scuola ottenuta;
- per quanto riguarda le esigenze di famiglia nell’allegato è necessario dichiarare da quanto tempo il familiare a cui si chiede il ricongiungimento risiede nel comune indicato;
- per quanto concerne, invece, i titoli è sempre necessario indicare il riferimento normativo del concorso eventualmente superato;
- dal 2005/2006 tutti i corsi di perfezionamento dichiarati devono contenere la dicitura di 1500 ore di frequenza e del conseguimento di 60 C.F.U, tutti i corsi di durata inferiore non possono essere valutati in sede di mobilità;
- ricordiamo, infine, che nel caso si usufruisca di una precedenza è necessario scannerizzare la documentazione richiesta, allegandola alla domanda stessa, oppure inviarla all’Ufficio Scolastico Provinciale di appartenenza.
Una volta scaduta la domanda non sarà più possibile annullarne l’inoltro attraverso la procedura di Istanze on-line: sarà possibile, comunque, entro la tempistica prevista, fare richiesta scritta di rinuncia alla mobilità presso l’Ufficio Scolastico Provinciale a cui è stata inviata.
Fabiola Ortolano