Rientro a scuola, la strategia del Governo per ripartire al meglio
Sono settimane impegnative per il Ministero dell’Istruzione che deve progettare quello che sarà il rientro a scuola più difficile del nostro Paese. L’Italia è stato uno dei Paesi che ha protratto più a lungo la chiusura delle scuola.
L’emergenza Covid19 è certamente ridimensionata, anche se non del tutto terminata, e questo suggerisce molta prudenza in vista del rientro a scuola di settembre dal quale non si può prescindere.
Tra misure estreme ipotizzate in un primo momento e soluzioni certamente più ragionevoli, la ministra Azzolina, sta informando il Senato della strategia da attuare in vita del prossimo anno scolastico. Che non si esaurisce con le misure di prevenzione e distanziamento sociale cui ragazzi e professori dovranno dare conto. Si prevede anche un potenziamento del personale docente che consentirebbe la riduzione del numero medio di alunni nelle classi.
Il ministro ha confermato che è stata fatta richiesta al Mef di oltre 80mila assunzioni a tempo indeterminato di personale docente per l’anno scolastico 2020-2021.
Un numero consistente che certo consentirebbe una migliore gestione delle classi e una riduzione dei docenti disoccupati da troppo tempo in attesa di una chiamata. Il tutto passerà attraverso la definizione delle graduatorie provinciali per le supplenze.
Con le procedure concorsuali previste si otterrà l’immissione in ruolo di 78 mila docenti.