Rientro a scuola, il protocollo del Miur in caso di contagio

Tra nuovi banchi monoposto impossibili da produrre (almeno nelle quantità che servono) entro l’inizio del nuovo anno scolastico, l’aumento del personale docente e Ata e distanziamento sociale con modifica degli orari di ingresso e uscita dagli istituti, si prevede un agosto difficilissimo per il ministero dell’Istruzione che deve predisporre tutto il necessario affinchè il ritorno in classe funzioni.
Prima che suoni la campanella, è necessario pensare a ogni dettaglio e ogni eventualità: ad esempio quale protocollo adottare nel caso in cui un alunno dovesse risultare positivo al Covid.
Secondo la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, sarà indispensabile mettere tutta la classe in quarantena e sotto controllo individuale.
Insomma un po’ quello che era stato predisposto nel caso questa eventualità si fosse verificata durante gli Esami di Stato.
Se un alunno dovesse risultare positivo al Covid, tutti i suoi compagni dovrebbero necessariamente fare i tamponi.
La classe sarebbe quindi sospesa dalle lezioni e i ragazzi dovrebbero restare a casa fino a nuovo ordine. Non si tratta ancora di un protocollo definitivo. Insomma non c’è tutto nero su bianco, ma l’indirizzo sembra questo.
Stessa sorte capiterà al personale docente che dovesse essere entrato in contatto con l’alunno, con ripercussioni a catena sulle altre classe in cui l’insegnante è di ruolo, così come per il Personale Ata.
Ecco perchè sarà importante poter disporre di un numero ingente di docenti e personale, in modo da poter far fronte a una situazione i cui sviluppi sono impossibili da prevedere considerando soprattutto che il rientro a scuola coinciderà con l’autunno, il periodo in cui gli esperti temono una seconda ondata del virus.