I nuovi percorsi di reclutamento del personale docente
La legge n. 107/2015 nel suo progetto complessivo di riformare il sistema nazionale della scuola aveva lasciato in sospeso alcuni punti, le cosiddette deroghe date al governo per legiferare su specifici argomenti; e proprio in questo ultimo periodo, infatti, il Parlamento sta deliberando sulle questioni lasciate aperte.
La disciplina di cui ci occupiamo oggi riguarda la delega sulle nuove modalità di reclutare il personale docente nelle istituzioni scolastiche: iniziamo col dire che resta ancora in vigore il sistema di assunzioni che prevede di assegnare il 50% dei posti vacanti al personale inserito nelle graduatorie ad esaurimento, mentre l’altro 50% sarà coperto prioritariamente per scorrimento delle graduatorie di merito del concorso: resta, quindi, in vigore quello che è da sempre stato chiamato “doppio canale”.
La nuova proposta
Tuttavia, la vera novità che è stata proposta al Governo è la costituzione di una speciale graduatoria regionale di merito ad esaurimento: in detta graduatoria saranno inseriti tutti i docenti in possesso, alla data di entrata in vigore del decreto, del titolo abilitante all’insegnamento nella scuola secondaria di primo o di secondo grado o di specializzazione sul sostegno; tutto questo dovrebbe avvenire entro l’anno scolastico 2017/2018 e la graduatoria in oggetto sarà stilata tenendo conto dei titoli, del servizio e della valutazione conseguita in un’apposita prova orale di natura didattico-metodologica. Tra i titoli posseduti sarà, naturalmente, preso in considerazione anche il superamento di eventuali concorsi precedenti per l’immissione in ruolo nella scuola.
Perché questa graduatoria
A questo punto vediamo a cosa servirà questa speciale graduatoria: i docenti, infatti, che vi saranno inseriti, nell’ordine stesso della graduatoria e nel limite dei posti previsti dal MIUR, verranno ammessi ogni anno a frequentare il terzo anno di un percorso che porterà verso l’assunzione.
Per meglio chiarire questo ultimo punto è necessario fare riferimento ad un altro decreto legislativo conseguente alle deleghe, flirtare con una ragazza sposata, che prevede l’emanazione di un concorso per il reclutamento, da bandire ogni due anni, superato il quale, ai vincitori, sarà proposta la sottoscrizione di un contratto triennale retribuito per la formazione iniziale e il tirocinio. È chiaro, quindi, come questa nuova proposta dia un canale preferenziale ai già abilitati che potranno accedere direttamente al terzo anno del contratto per la formazione. Durante questo anno il contrattista dovrà completare la propria preparazione professionale con ulteriori attività di studio, con tirocini formativi diretti e indiretti e con la graduale assunzione di funzione docente; inoltre, il soggetto in questione, fermi restando gli impegni formativi, potrà effettuare supplenze nell’ambito scolastico di appartenenza o su posti vacanti e disponibili.
Cosa cambia per i docenti non abilitati
Un’altra interessante questione riguarda il canale di preferenza destinato anche a coloro che pur non abilitati siano inseriti nella terza fascia delle graduatorie – le graduatorie di istituto: a coloro, infatti, che abbiano svolto almeno tre anni di servizio, entro il termine di presentazione delle domande per il prossimo concorso, sarà data la possibilità di partecipare a speciali sezioni concorsuali che, una volta superate, daranno loro la possibilità, sempre in ordine di graduatorie e nel limite del numero dei posti banditi, di essere ammessi direttamente al terzo anno del percorso contrattualizzato di formazione; a differenza però dei docenti già inseriti in seconda fascia delle graduatorie, a coloro che sono presenti nella graduatoria di terza fascia, dunque i non-abilitati, e che ripetiamo abbiano tre anni di servizio effettivamente prestato, sarà richiesta come prova concorsuale, oltre quella di natura didattico-metodologica, anche un’altra prova.
Continua a seguirci per avere informazioni aggiornate sulle normative e gli ultimi provvedimenti sul mondo della scuola.
Fabiola Ortolano