I primi provvedimenti sulla scuola del nuovo Governo

Il nuovo Governo è ormai a lavoro da qualche settimana e anche per il settore scuola sono stati annunciati i primi provvedimenti: vediamone le anticipazioni.
La presa di posizione del Ministro Bussetti è stata molto chiara: la Buona Scuola va rivista e migliorata, dato che sono molti gli aspetti che non funzionano o vanno modificati. Questo il punto di partenza, quindi, per le iniziative future.
Via la chiamata diretta
Non sappiamo ancora come e quando, ma al Ministero se ne stanno già occupando: servono regole chiare per aprire una trattativa su un tema tanto importante e scottante. Intanto, nelle sedute con i sindacati, si è parlato di assegnazioni provvisorie e passaggio da ambito territoriale a scuola.
Sicuramente uno dei fattori su cui si lavorerà è quello legato alla figura del Dirigente Scolastico e ai suoi “superpoteri”, avversati dagli stessi Presidi, incapaci di attuare quanto previsto nella riforma.
La questione del meridione
Una delle questioni più spinose, di cui avevamo parlato anche in questo articolo, è quella della migrazione dei docenti dal Sud al Nord per ottenere un contratto.
Il Ministro si è impegnato personalmente contro questa “tratta” degli insegnanti, costretti a sradicarsi e lasciare le proprie famiglie per lavorare. Quello che il nuovo governo si ripromette di offrire è non l’obbligo, ma la “scelta consapevole”.
I concorsi regionali
Anche il sistema dei concorsi verrà rivisto, per ripartire dalla base regionale dall’anno 2019: ciò significa che il Ministero darà ai candidati informazioni precise sul numero di posti disponibili e sulle discipline scoperte nella regione.
Questo per creare maggiore consapevolezza e fornire tutte le informazioni utili prima di intraprendere questo percorso.
Il vincolo triennale
Infine, per i docenti del Sud che parteciperanno ai concorsi in altre regioni, si prospetta la possibilità di avere dei vincoli di permanenza sulla stessa cattedra.
Questo tempo da rispettare dovrebbe essere di almeno 3 anni.
Continuiamo a seguire con attenzione i prossimi sviluppi e le prossime manovre di Bussetti e del governo sul nostro settore.