Precari poco tutelati in vista del concorso, ma ci sono margini di trattativa

Ci è voluta una lunga trattativa in seno all’esecutivo per giungere a una conclusione circa le modalità che caratterizzeranno il concorso straordinario, ma alla fine iniziano a delinearsi le linee guida di quello che sarà un concorso importante all’indomani dell’anno scolastico sospeso per l’emergenza sanitaria.

Tra le novità introdotte dalla maggioranza una riguarda la struttura vera e propria del concorso, in particolare per la prova scritta, ma ancora nessuna certezza riguardo i test che verranno svolti dai candidati.

Altra importante novità si riferisce alla riapertura delle graduatorie di istituto, che adesso saranno provinciali, come più volte chiesto dai sindacati; richieste che, però, non sono state pienamente accolte in quanto non si prevede ancora che tali graduatorie vengano impiegate per il conferimento dei ruoli.

 

 

Ciò che non convince i sindacati è il persistere della modalità preselettiva, che frustra la possibilità di attingere dalla graduatoria di istituto.

In generale la sensazione è quella che il Governo stia poco tutelando la fascia più debole dei lavoratori della scuola: i precari

Per questo è facile immaginare che al bando vero e proprio, che ufficializzerà le caratteristiche del concorso, ci possano essere ancora margini di modifica importanti.

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