PAS per 24.000 docenti precari

Nelle ultime settimane il Ministro Bussetti aveva confermato l’intenzione di avviare Percorsi Abilitanti Speciali (PAS) per docenti precari con almeno tre annualità di servizio.

Per maggiori dettagli, leggi l’articolo dedicato ai PAS.

Iera sera, 11 giugno 2019, il Ministro Bussetti ha firmato un accordo con i sindacati che include disposizioni inerenti i futuri PAS. L’intesa con i sindacati prevede PAS per 24.000 docenti precari. I docenti precari, inoltre, potranno accedere anche al concorso ordinario per la scuola secondaria nel quale si prevedono ulteriori 24.000 posti, per un totale di 48.000.

PAS entro il 2019, bocciato PAS sostegno

Il PAS avrà valore abilitante. I PAS saranno banditi entro il 2019 e si distribuiranno in più cicli annui, in modo da permettere l’abilitazione anche a chi non rientrerà immediatamente nei requisiti di accesso. Non è invece previsto un PAS di specializzazione per il sostegno. Pertanto, al momento l’unico modo per specializzarsi resta il TFA sostegno.

Chi potrà accedere?

I futuri docenti Passini dovranno possedere tre anni di servizio (180 giorni per anno scolastico) svolti negli ultimi otto anni, di cui almeno uno nella classe di concorso per la quale desiderano abilitarsi.  Potranno inoltre accedere:

  • i docenti provvisti di Dottorato di ricerca
  • i docenti in ruolo che desiderano abilitarsi per altra classe di concorso

Stabilizzazione

I PAS saranno organizzati in modo da prevedere una selezione che garantisca poi la stabilizzazione dei Passini.

Il punteggio attribuibile ai docenti precari considererà:

  • titoli di studio posseduti
  • titoli di servizio
  • prova scritta computer-based, di natura selettiva
  • prova orale, non selettiva

In base al punteggio ottenuto, i Passini saranno inseriti in specifiche graduatorie. Essi potranno ambire alle supplenze in II fascia e al ruolo, dopo lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi 2016 e 2018.

Ti è piaciuto il nostro articolo?

Per continuare a rimanere aggiornato su tutte le novità del mondo del lavoro nelle scuole, iscriviti alla nostra newsletter, clicca qui.




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.