Parla la Ministra: questa repubblica si può salvare

In occasione del 2 giugno 2020, la Ministra dell’istruzione ricorda il referendum del 1946, celebre per la conquista della Repubblica e per il diritto al voto esteso alle donne. Tra queste, Azzolina rivolge attenzione alla prima donna Presidente della Camera dei deputati, Leonilde Jotti, prendendo in prestito le parole della compianta politica:
Questa Repubblica si può salvare. Ma, per questo, deve diventare la Repubblica della Costituzione.
La festa della Repubblica che celebriamo oggi, aggiunge la Ministra, assume una valenza più significativa poiché è in atto la più grande crisi dal dopoguerra in poi:
Come le donne e gli uomini di 74 anni fa, abbiamo una nazione da far rialzare. Con il lavoro, la salute, le relazioni sociali e ovviamente la scuola. Siamo un grande popolo, anche stavolta ce la faremo.
Buona festa della Repubblica a tutti.
Ed è proprio il mondo scuola che si sta preparando al reclutamento di nuovi docenti, mediante le imminenti procedure concorsuali e la riapertura delle graduatorie per le supplenze. Anche per i precari si garantisce selettività per merito, abbandonando l’idea del concorso a quiz.
Insieme anche se distanti: l’inno degli studenti
Elogi della Ministra Azzolina anche per il coro virtuale costituito da 199 studenti provenienti da tutte le regioni d’Italia. Per ascoltare l’Inno cantato virtualmente dagli studenti donne in cerca uomo. Si tratta di un’iniziativa del Ministero dell’Istruzione insieme al Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica in collaborazione con l’Associazione EuropaIncanto.
A tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di questo “coro virtuale” va il mio ringraziamento. Buona festa della Repubblica, continuate così!
Iniziative come questa rafforzano di certo la socialità che gli studenti tendono a sciogliere giorno dopo giorno sui monitor di piattaforme. La nostra Repubblica può davvero essere salvata? L’esperanto musicale è solo il primo passo di un lungo percorso, responsabile e inclusivo, verso il futuro.
Assia Liberatore