Nuovo sistema reclutamento docenti: le nuove misure del Governo

Il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, insieme alla Ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, alla Ministra per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, e alla Ministra per gli Affari Regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini, stanno ultimando le prime misure del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) relative al settore Istruzione.

Uno degli aspetti più importanti per il mondo della scuola e dell’insegnamento riguarda le misure che cambieranno il sistema di reclutamento dei docenti. Il Ministro Bianchi ha più volte sottolineato, da quando è iniziato il suo mandato, che la struttura attuale non rappresenta il modello migliore per garantire insegnanti preparati e di qualità al mondo della scuola.

Dove si andrà precisamente a intervenire è ancora difficile dirlo, anche se ci sono delle indicazioni di massima. I punti principali attorno a quali ruota la filosofia del ministro Bianchi sono l’abolizione dei 24 Cfu, l’introduzione dei 60 crediti universitari da acquisire per poter avere diritto ad accedere ai concorsi scuola, e l’attuazione annuale di concorsi scuola stessi, con procedure semplificate che dovrebbero ridurre i concorsi stessi a una sola prova scritta.

Lo scopo è mettere in piedi un sistema di reclutamento docenti che consenta di coprire i posti vacanti, ridurre la supplentite e garantire maggiore qualità al mondo dell’insegnamento. In tutto questo si punterà sulla formazione obbligatoria per dirigenti scolastici, docenti e personale tecnico-amministrativo, con l’istituzione di una scuola di alta formazione.

Spazio anche allo sviluppo delle competenze digitali di docenti e personale scolastico, con un sistema per la formazione continua e coinvolgerà circa 650 mila persone e oltre ottomila istituzioni educative. Infine si dovrà pensare ai precari: la fase transitoria con stabilizzazione per titoli e servizi consentirebbe di dare una forte spallata al precariato nel mondo docenti.

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