Nuovo governo e nuove prospettive per la scuola

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Dopo mesi abbiamo un nuovo governo e i lavoratori della scuola si interrogano sulla direzione che prenderà il settore, sotto la guida del nuovo Ministro, Marco Bussetti.

Il Ministro

Marco Bussetti, 56 anni, milanese, è Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia.

Laureato in Scienze e tecniche delle attività motorie, è docente – a scuola e all’Università Cattolica per la legislazione scolastica -, allenatore e ha avuto esperienza come Dirigente Scolastico.

Il suo curriculum, al di là del suo colore politico, fa sperare che, essendo interno e pratico delle dinamiche scolastiche, possa davvero fare qualcosa per il mondo dell’istruzione.

Le posizioni di Bussetti

Il successore della Fedeli si era già espresso negli anni passati su alcune tematiche legate alla scuola, in diverse manifestazioni ed eventi.

A favore dell’alternanza scuola-lavoro, aveva definito la Buona Scuola un’ottima legge, ma nel contratto di governo di M5S e Lega, la riforma rientra tra i provvedimenti «insufficienti e spesso inadeguati».

Altre dichiarazioni erano state fatte sui compiti a casa, spesso troppo pesanti e noiosi, e sull’abbigliamento degli studenti, ritenuto spesso poco consono, con una posizione intermedia che mette al centro il rispetto per l’istituzione scolastica.

Inoltre, nel 2014  si era dichiarato favorevole a una campagna per promuovere la vaccinazione gratuita, nel comune di Milano, contro il Papilloma Virus per le ragazze di 11 anni.

Le prime dichiarazioni del Ministro

Dopo il passaggio di consegne con la Ministra uscente, attraverso una nota del Miur, Bussetti ha definito le sue priorità:

Ridare dignità a chi lavora nella scuola, a tutto il personale, dagli insegnanti, agli amministrativi, ai dirigenti. Ridare slancio, certezze e stabilità al sistema di Istruzione saranno gli obiettivi del mio mandato. Senza tralasciare, ovviamente, il sistema dell’Università e della Ricerca, che sono motore per lo sviluppo del Paese.

Anche se, nel discorso del neo-Premier Conte al Senato, nessuna parola è stata spesa per il settore-scuola, fatto sottolineato da molti.

Tra le novità in arrivo si rincorrono voci su:

  • istituti alberghieri come college specialistici
  • lotta a bullismo e cyberbullismo attraverso videocamere, sanzioni, un numero verde e borse di studio
  • particolare attenzione sugli insegnanti di sostegno, figure centrali nella formazione dei disabili
  • alternanza scuola-lavoro
  • lotta alle classi sovraffollate
  • regionalismo scolastico

Aspettiamo, a questo punto, di vedere in azione il Ministero sotto la guida di Bussetti, a partire dai prossimi Esami di Stato.

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