Un nuovo anno scolastico: speranze ed emozioni
Settembre andiamo, è tempo di migrare e di tornare a scuola…
Già, perché le vacanze estive stanno finendo per tutti e l’apertura delle scuole è dietro l’angolo.
Come ogni inizio, anche quello del nuovo anno scolastico porta con sé molte speranze, altrettanti timori, entusiasmi e apprensioni.
Il primo giorno di scuola
È facile, ad esempio, immaginare i sentimenti che travolgono i genitori e i bambini che affrontano l’esperienza della “prima elementare”: è un salto in avanti straordinario che segna la fine di un’età spensierata come quella dell’infanzia per aprire la strada verso nuove conquiste e impegni che affascinano e, nello stesso tempo, spaventano.
“Diventi grande!” è la classica frase che dicono i genitori al proprio figlio che si affaccia per la prima volta alla scuola primaria e, magari, si preparano a fare la foto (col telefonino naturalmente…) dei loro “cuccioli” che si avviano, zaino in spalla (il più delle volte è più grande di loro), verso la nuova avventura scolastica.
Tra i genitori spesso prevalgono le preoccupazioni, affrontate con animo “leggero”: non è facile vedere e accettare i figli crescere, e la tappa del primo giorno di scuola è una di quelle che evidenzia questo fenomeno.
Il primo giorno di scuola ha un forte valore simbolico: quella mattina, l’uscita di casa per intraprendere un cammino che diventerà abituale, sembrerà eccezionale.
La porta di casa si apre su mondi e prospettive nuove, con la sensazione che nulla sarà più come prima, che il viaggio è iniziato e non si torna più indietro.
Gli adolescenti
È davvero così? Se si sposta lo sguardo al primo giorno di scuola di un adolescente sembra cambiare tutto: l’aura dell’inizio della “prima elementare” subisce un forte colpo, oserei dire quasi traumatico.
Auricolari nelle orecchie, cartella raffazzonata (quando c’è), aria assonnata e annoiata: spesso è così che si vedono uscire di casa i figli alle prese con la ripresa delle superiori.
Dove sono finiti entusiasmo, paure, emozioni e speranze?
È vero che ci sono anni di esperienza alle spalle, giovani reduci di mille “battaglie”, ma, insomma, anche per loro comincia qualcosa, o no?
Un nuovo inizio
Ecco la scommessa di settembre: ritrovare l’entusiasmo anche dove sembra non esserci più, riscoprire le emozioni della novità spesso soffocate dal piattume delle abitudini.
Ed è questo uno dei compiti che tocca principalmente ai genitori che possono aiutare gli adolescenti a svegliarsi, anche fisicamente, tirandoli giù dal letto la mattina, e avvertire il senso della sfida nuova.
Agli insegnanti, invece, tocca il compito di cogliere l’avvio della scuola non solo come un “adempimento burocratico” ma iniziare l’anno scolastico coinvolgendo i ragazzi con entusiasmo e gioia e guidarli verso il mondo con occhi nuovi e con il gusto della scoperta del bello.
Auguri a tutti voi!
a cura del Prof. Avv. Vincenzo Filiberti