Nuovo anno scolastico e mancanza di personale: diamo i numeri
L’allarme è stato lanciato dal Segretario Generale UIL Scuola della Lombardia, Giuffré, ma la stessa situazione potrebbe presentarsi anche in altre regioni: a settembre mancheranno moltissimi docenti nelle aule.
Perché ci sono posti vacanti?
Pensionamenti e trasferimenti in altre regioni: queste le cause primarie della mancanza di insegnanti nelle scuole.
In Lombardia, ad esempio, il nuovo anno scolastico inizierà con migliaia di posti vacanti che molto probabilmente non verranno sistemati in breve tempo. I numeri sono impressionanti:
- 1371 posti nella scuola primaria
- 482 posti nella scuola dell’infanzia
- 1203 posti di Lettere
- 1079 di Matematica alle Medie
- oltre 2000 posti da coprire alle Secondarie di 2° grado (Materie letterarie, Matematica, Matematica e Fisica, Tecnologia informatica, Tecnologia meccanica).
Anche le assegnazioni provvisorie rappresentano un altro motivo di carenza di docenti, per cui si passerà all’assunzione a tempo determinato di altri insegnanti, ma, anche in questo caso, non in tempo per i primi giorni di scuola.
Questi disguidi nel funzionamento del sistema sono ormai cronici nella scuola italiana e sono dovuti a un’errata definizione dei tempi assegnati a trasferimenti, concorsi e assunzioni su posti vacanti. Ma a ciò si aggiungono ulteriori problemi.
I diplomati magistrali
Il cosiddetto Decreto Dignità del Governo dovrebbe contenere una parte dedicata anche a questi docenti con diploma magistrale in ruolo con riserva: certo che i tempi della Giustizia, però, non sono proprio compatibili con quelli della scuola e con le esigenze di alunni e famiglie.
Per questo i sindacati avevano proposto un intervento legislativo urgente per agire gradualmente su questa situazione: un’analisi delle situazioni giuridiche del personale interessato e dei posti liberi del settore primario, e poi non il licenziamento ma la trasformazione dei contratti in presenza di cattedre vacanti.
Ancora non si hanno però notizie chiare su questo argomento.
Il sostegno
Infine, ultimo tasto dolente è quello della situazione dei posti di sostegno non assegnati, ritenuta drammatica.
Infatti, il Decreto n.66 – Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità ha previsto una formazione specifica per il personale docente da impiegare con alunni disabili: ciò, però, lascerà moltissimi posti scoperti a settembre.
Riportiamo i dati della Lombardia, in cui mancano:
- 2415 insegnanti di sostegno alla scuola media
- 1137 insegnanti di sostegno alla scuola primaria
- 457 insegnanti di sostegno alla scuola secondaria di 2° grado
- 233 insegnanti di sostegno alla scuola dell’infanzia.
Questo significa che, almeno per ora, l’inclusione di qualità rimarrà nelle scuole italiane un obiettivo lontano, mentre servirebbe un piano straordinario da mettere in atto subito.
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