Graduatorie e punteggi: il metodo Montessori
Continua l’approfondimento sui corsi più interessanti e utili da seguire, per i docenti che vorrebbero aumentare il proprio punteggio e risalire la graduatoria. Questa settimana ci rivolgiamo agli insegnanti di scuola dell’infanzia e primaria, parlando del metodo Montessori.
La storia
Maria Montessori fu una delle prime donne a laurearsi in Medicina nel nostro Paese: da qui partirono poi i suoi ulteriori studi, che ci permettono di definirla scienziata, filosofa, educatrice e pedagogista.
Le sue idee vennero sviluppate sul finire dell’800, quando l’istruzione seguiva schemi rigidi e molto severi già dall’età più tenera, e trovarono la consacrazione nel 1909, in un testo che è alla base della pedagogia moderna: Il metodo della pedagogia scientifica applicato all’educazione infantile nelle Case dei Bambini.
Questo nuovo approccio si diffuse, a partire dal 1911, negli Stati Uniti e, nonostante le critiche mosse da altri pedagogisti, è ancora oggi in uso in moltissime scuole: se ne contano 20.000 in tutto il mondo completamente basate sull’educazione montessoriana.
Le idee e il metodo
Il punto di partenza della riflessione di Montessori e della successiva costruzione di un nuovo sistema educativo è riassunto in queste parole:
Nella concezione di Maria Montessori, l’educazione non è un episodio della vita: essa dovrebbe cominciare con la nascita e durare così a lungo come la vita stessa. L’educazione è concepita da lei non soltanto come una “trasmissione di cultura”, ma piuttosto come un aiuto alla vita in tutte le sue espressioni.
Il bambino va e-ducato, va condotto verso l’espressione di sé, attraverso un percorso spontaneo, in un ambiente adeguato, senza forzature e rendendolo protagonista del processo, che parte dai 3 anni e arriva alla maggiore età o anche oltre.
Come fare? Questi sono quelli che potremmo definire i 10 “comandamenti” dell’educazione montessoriana, tratti dal testo Educare alla libertà, attraverso cui si sviluppa la conoscenza di sé e del mondo esteriore, delle proprie potenzialità e aspirazioni:
- Il bambino è protagonista, deve essere avviato all’indipendenza, raggiungere in modo autonomo i suoi traguardi.
- L’educatore è una presenza costante per il bambino, ma mai primaria: fa da angelo custode, lo accompagna nel processo in modo silenzioso ma attento.
- Non impedire mai al bambino di fare: mai dire a un piccolo allievo che è troppo piccolo per compiere un gesto.
- Far sì che il bambino sia attento ai dettagli, ai particolari, ad operare con precisione: così imparerà a controllare meglio i movimenti, e ad armonizzarli.
- Non forzare il bambino.
- Far vivere il piccolo a contatto con la natura.
- Insegnare a prendersi cura di un fiore o di un animale stimola la responsabilizzazione del bimbo.
- Cercare il talento del bambino e permettigli di sviluppare i suoi talenti, indirizzandolo e mai parlandone male.
- Creare un ambiente di apprendimento idoneo e accogliente.
- Accompagnare il bambino e allievo nella scoperta della vita:
Il bambino è come un viaggiatore che osserva le cose nuove e cerca di capire il linguaggio sconosciuto di chi lo circonda. Noi adulti siamo i ciceroni di questi viaggiatori che fanno il loro ingresso nella vita umana.
Il metodo montessoriano e i docenti
Esistono molti corsi sul metodo Montessori, pensati per i docenti che lavorano ogni giorno con i più piccoli: sono molto interessanti, ed è un genere di formazione molto richiesto oggi. Ovviamente consigliamo questo approfondimento solo ai docenti di scuole dell’infanzia e primarie, che potrebbero sfruttare al meglio quotidianamente gli insegnamenti appresi.
Seguendo delle lezioni potresti anche migliorare il tuo punteggio e, di conseguenza, la tua posizione in graduatoria: ne abbiamo già parlato https://www.lavorareascuola.it/bake-a-incontri/!
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