Messa a disposizione: 24 cfu possono migliorare le chance
La domanda di messa a disposizione resta una opportunità importante per il conferimento di un incarico di supplenza che può derivare all’esaurimento delle graduatorie.
Le possibilità di ottenere questo tipo di incarichi è sicuramente da sfruttare, e bisogna tenere in considerazione che ci sono molte scuole che hanno bisogno di insegnanti per coprire ruoli vacanti. Lo strumento della messa a disposizione è sfruttato ormai da diversi anni sia dai dirigenti scolastici, che possono così esaminare le candidature, sia dagli insegnanti in cerca di una cattedra.
Tramite la domanda di messa a disposizione è possibile candidarsi in base alla propria classe di concorso, in modo da provare a ottenere una cattedra nelle province desiderate.
Un altro elemento importante da tenere in considerazione è il fatto che un contratto ottenuto mediante domanda di messa a disposizione consente di migliorare il proprio punteggio. Ma non tutti possono presentare questo tipo di candidatura. Un requisito non obbligatorio, ma che in molti casi può davvero fare la differenza, è l’essere in possesso dei 24 CFU in discipline psicopedagogiche e metodologie didattiche.
A partire dallo scorso autunno, i contratti a tempo determinato stipulati con aspiranti non inseriti in graduatoria e attraverso domanda di Messa a disposizione vengono sottoposti ai medesimi canoni previsti dall’ordinanza di settembre 2020.