MEDIA EDUCATION per formare cittadini consapevoli
Inculcare negli studenti una buona educazione digitale è fondamentale per renderli futuri cittadini consapevoli.
Ciò è quanto emerge dal convegno “MEDIA EDUCATION: più consapevolezza, più opportunità, più futuro!”, tenutosi lo scorso 3 febbraio a Roma. La Ministra Azzolina ha promosso una giornata di confronto e approfondimento sulla competenza digitale, nuova forma di alfabetizzazione. In tale occasione, Azzolina ha comunicato che sono in preparazione le Linee guida per l’Educazione civica con riferimenti alla MEDIA EDUCATION, ritenuta d’importanza pari all’Educazione ambientale.
Il convegno
Al convegno sono intervenuti numerosi esperti degli ambiti scuola, università, associazionismo e del settore privato. Le relazioni hanno riscontrato un’alta preoccupazione degli insegnanti per l’eccessivo utilizzo dei videogiochi e di Internet da parte degli alunni. Si richiede inoltre ai docenti maggiore formazione (universitaria, in ingresso, in itinere), nonché un impegno pubblico e concreto della classe politica.
Il convegno si è concluso con il contributo di sei scuole che hanno evidenziato come l’uso positivo del digitale possa essere migliorativo del dialogo educativo docente-discente e delle relazioni peer-to-peer.
No al linguaggio dell’odio
Durante il convegno è stato proposto il manifesto della comunicazione non ostile. Vietato nascondersi dietro la comunicazione virtuale che ha risvolti diretti in quella reale, generando in alcuni casi pesanti conseguenze. Le parole scelte che viaggiano nell’etere ci rappresentano: bisogna immaginare ogni nostro racconto come un incontro (e non uno scontro) generativo.
L’obiettivo è formare una coscienza civica che favorisca tra i più giovani la diffusione della cultura del rispetto. Nel rendere gli studenti consapevoli di come si usano i media, il MIUR si impegna a combattere qualsiasi forma di comunicazione ostile, portatrice di odio.
A tal proposito, Azzolina intende allearsi con le realtà in campo che stanno lavorando su questi temi in modo da potenziarle, nonché promuovere nuove e più strette collaborazioni.
La Ministra conclude:
L’educazione digitale è educazione alla cittadinanza consapevole. Oggi più che mai.
Assia Liberatore