Maturità 2023, Valditara: “L’esame si svolgerà come prima della pandemia”

https://www.lavorareascuola.it/incontri-montevarchi/ : l’esame di Stato tornerà quello con le regole pre-Covid, lo ha annunciato il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara in un’intervista rilasciata alla Stampa.

Il Ministro ha ricordato che la legge che regola l’esame è quella del 2017 ed è quella attualmente in vigore che si vorrebbe far tornare dopo i tre anni di emergenza.
“Si riparte dalla legge del 2017, la legge in vigore. Prima di decidere ho sentito esperti e addetti ai lavori. Alla fine è parsa la soluzione più ragionevole. Se dovesse funzionare male, si interverrà”.

Nota ministeriale del 30 dicembre 2022

Maturità 2023: due prove scritte e una orale

Stando alle anticipazioni del Ministro, l’esame di maturità 2023 consisterà  in due prove scritte di Italiano e disciplina caratterizzante inviate dal Ministero e colloquio multidisciplinare su argomento proposto dalla commissione.

La prova orale si focalizzerà sulle competenze degli studenti e sulla loro capacità di creare collegamenti interdisciplinari.

Sarà “un colloquio interdisciplinare” che avrà l’obiettivo di “valorizzare le competenze degli studenti e verificare la loro capacità di fare collegamenti tra le materie”.

Non sarà dunque un’interrogazione nelle varie materie, ulteriori chiarimenti arriveranno nelle prossime settimane.

Il Ministro infatti ha sottolineato che invierà “una circolare che chiarirà esattamente come andrà svolto il colloquio”.

La commissioni d’esame

Le commissioni dell’esame di Stato  torneranno ad assumere l’ordinario assetto e saranno composte da un presidente esterno all’istituzione scolastica, tre membri interni all’istituzione scolastica e tre membri esterni.

Invalsi requisito d’ammissione all’esame

Le prove INVALSI tornano a essere requisito di ammissione, ma non sono previste connessioni fra risultati delle prove Invalsi ed esiti dell’esame di Stato.

Secondo Valditara “non saranno una “valutazione delle competenze” ai fini del giudizio, ma una raccolta di dati utili a fini statistici, “per comprendere le competenze acquisite dalla comunità scolastica, non dai singoli”.

Possibile eccezione PCTO: in base alle regole del 2017 anche la scuola lavoro è prevista come requisito d’ammissione alla maturità.

Su questo punto, il decreto Milleproroghe, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, prevede che i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento non siano requisito d’esame.

 

 

Ti piacerebbe lavorare a scuola? Invia la tua domanda di messa a disposizione!

Ti è piaciuto il nostro articolo?

Per continuare a rimanere aggiornato su tutte le novità del mondo del lavoro nelle scuole, iscriviti alla nostra newsletter, clicca qui.




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.