Manovra: dimensionamento scolastico, a rischio chiusura 700 istituti scolastici

Dimensionamento scolastico, a rischio chiusura circa 700 istituti scolastici, è quanto emerge dalla Legge di Bilancio discussa nei giorni scorsi in Consiglio dei Ministri.

Il piano di accorpamenti fra istituti  porterà alla scomparsa, già nei prossimi due anni, di centinaia di scuole, soprattutto al Sud.

Il testo della Manovra

Il testo approvato dal Governo presente nella Manovra riporta: “Le Regioni, sulla base dei parametri individuati dal decreto di cui al primo periodo provvedono autonomamente al dimensionamento della rete scolastica entro il 30 novembre di ogni anno, nei limiti del contingente annuale individuato dal medesimo decreto, ferma restando la necessità di salvaguardare le specificità derivanti dalle istituzioni presenti nei comuni montani, nelle piccole isole e nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche. Con deliberazione motivata della Giunta regionale può essere determinato un differimento temporale, non superiore a 30 giorni. Gli Uffici scolastici regionali, sentite le Regioni, provvedono, alla ripartizione del contingente dei dirigenti scolastici assegnato”.

“Al fine di garantire una riduzione graduale del numero delle istituzioni scolastiche, per i primi tre anni scolastici si applica un correttivo pari rispettivamente al 7%, al 5% e al 3%, anche prevedendo forme di compensazione interregionale. Gli Uffici scolastici regionali, sentite le Regioni, provvedono, ciascuno per il proprio ambito di competenza territoriale, alla ripartizione del contingente dei dirigenti scolastici assegnato. 5-quinquies. Fino alla data di adozione del decreto di cui al comma 5-ter, ovvero di quello di cui al comma 5- quater, si applicano le disposizioni di cui ai commi 5 e 5-bis”.

Dimensionamento scolastico

Per “cene per single a milano” si intende il piano per l’aggregazione, la fusione e la soppressione di scuole al fine di definire una rete scolastica di dimensioni ottimali.

L’obiettivo  è quello di avere  scuole di dimensioni ottimali al fine di garantire una serie di vantaggi come l’autonomia scolastica tramite l’attivazione di economie di scala, la stabilità nel tempo e il peso istituzionale per interloquire con la comunità locali.

Secondo le prime stime il dimensionamento scolastico comporterebbe una perdita di almeno 700 istituti suddivisi, principalmente, nelle Regioni in sofferenza come Sardegna, Calabria e Basilicata.

Non sono escluse anche Regioni come Abruzzo, Molise e Campania dove il “dimensionamento spontaneo” è piuttosto lento.

 

 

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