Stipendio del docente: ecco le istruzioni per il calcolo
Con l’inizio di un nuovo anno scolastico crescono le prospettive lavorative per molti colleghi: le immissioni in ruolo, i contratti a tempo determinato, che a breve verranno stipulati nei vari uffici scolastici territoriali, e le supplenze temporanee, attribuite dai dirigenti scolastici attraverso le graduatorie d’istituto. Parliamo allora dello stipendio del docente.
Quanto effettivamente sarà retribuito il lavoro del docente?
La domanda è assolutamente legittima e in questo contributo chiariremo alcuni punti riguardanti i compensi degli stipendi che il Contratto Collettivo Nazionale vigente prevede per il personale che insegna nella scuola pubblica.
La retribuzione prevista si differenzia in base all’ordine di scuola nel quale si opera e al titolo di studio.
Sono, infatti, definite quattro fasce stipendiali:
- docenti infanzia e primaria;
- docenti diplomati di scuola secondaria di secondo grado;
- docenti scuola secondaria di primo grado;
- docenti laureati di scuola secondaria di secondo grado.
Questi sono i compensi per il livello iniziale:
Docente scuola dell'infanzia e primaria | 19.324,27 |
Docente diplomato istituti sec. II grado | 19.324,27 |
Docente scuola media | 20.973,22 |
Docente laureato istituti sec. II grado | 20.973,22 |
Queste cifre sono da intendersi al lordo delle tasse e si riferiscono al totale annuo, quindi a 12 mesi lavorativi; pertanto, sono applicate al personale, anche neo immesso in ruolo, con contratto a tempo indeterminato e al personale con contratto annuale del 1 settembre al 31 agosto. Negli altri casi di contratti che non coprono interamente i 12 mesi, sia stipulati dall’USP, sia dei dirigenti scolastici, si applica la proporzione riferita al periodo lavorativo. A queste cifre lorde annue va aggiunta la 13ª mensilità pagata col cedolino unico nel mese di dicembre.
Facciamo un esempio
Un docente della scuola primaria percepirà uno stipendio mensile lordo pari a 1610,35 €. A questa cifra verranno sottratti già alla fonte i contributi previdenziali a carico del lavoratore, l’Irpef dovuta in base al reddito complessivo annuale e le addizionali locali-regionale e comunale. Per applicare gli scaglioni attuali di tassazione possiamo considerare il seguente prospetto:
L’IRPEF si calcola applicando delle aliquote a diversi scaglioni di reddito:
- il 23% per reddito tra 0 e 15mila euro (per la parte eccedente la cosiddetta”no tax area”, ossia un reddito imponibile non tassato );
- il 27% per lo scaglione di reddito compreso tra i 15mila e i 28mila euro;
- il 38% per lo scaglione di reddito compreso tra i 28mila e i 55mila euro;
- il 41% per lo scaglione di reddito compreso tra i 55mila e i 75mila euro;
- il 43% per la parte di reddito che eccede i 75mila euro.
Considerando il docente di primaria, dell’esempio di cui sopra, la percentuale di Irpef dovuta, nell’ipotesi che non abbia altri redditi che si cumulino con quelli della scuola, sarà del 27%, cioè circa 596 €. Bisognerà considerare, poi, la località di domicilio e applicare le percentuali relative a quel comune e a quella regione per poter sottrarre le addizionali. Su quest’ultimo punto dobbiamo tener conto che le singole regioni, col potere dato alle autonomie locali, stabilisce percentuali diverse e in alcuni casi divise per scaglioni – per l’Abruzzo, ad esempio, la tassa regionale è pari ad un’aliquota fissa dell’1,73% senza distinzioni in base a fasce di reddito.
Lo stesso discorso deve essere fatto per l’addizionale comunale: prendiamo come esempio il Comune di Pescara che applica una aliquota fissa dello 0,8% a tutti i redditi superiori ai 10.000 €; infatti, ogni comune, con propria delibera, sceglie le modalità di trattenuta dell’addizionale comunale.
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Le detrazioni
Una volta quindi determinate le tasse complessive a carico del lavoratore, bisognerà applicare le detrazioni spettanti per lavoro dipendente, quelle in caso di coniuge, figli, o di altro familiare a carico, secondo il seguente prospetto:
Reddito complessivo (in €) | Detrazione (in €) |
---|---|
fino a 8000 | 1880 |
da 8000,01 a 28000 | 978 + 902 x (28000 - Reddito complessivo) / 20000 |
da 28000,01 a 55000 | 978 x (55000 - Reddito complessivo) / 27000 |
Applicando questa formula avremo una detrazione per lavoro dipendente, del docente che stiamo prendendo ad esempio della scuola primaria, pari a circa 815 euro. Ulteriori detrazioni, come detto, si applicano in caso di familiari a carico. È possibile calcolare le spettanti cliccando qui.
A questo punto, una volta scorporate anche le trattenute previdenziali, calcolate dal datore di lavoro, basterà aggiungere il bonus di 80,00 € che nel caso del docente in oggetto percepirà per intero mensilmente. Per ulteriori aumenti bisognerà attendere il rinnovo del Contratto Nazionale del Settore del Pubblico Impiego, o lo scatto stipendiale previsto per i docenti di ruolo a partire dall’inizio del nono anno di servizio.
Riprenderemo l’argomento, in un prossimo contributo, con l’analisi dettagliata del cedolino dello stipendio.
di Fabiola Ortolano