Immissioni in ruolo primaria: i diplomati magistrale dovranno aspettare
Procedono i lavori relativi alle immissioni in ruolo a.s. 2019/20. In seguito alla ricezione da parte del Ministero dei tabulati con i posti disponibili, gli USR stanno lavorando alacremente alla suddivisione del contingente, tra graduatorie ad esaurimento e graduatorie di merito dei concorsi.
La situazione
Le immissioni in ruolo sono equamente divise tra GaE e graduatorie di merito dei concorsi.
Bisogna tenere presente che per infanzia e primaria può verificarsi una corrispondenza di nominativi, considerato che molti docenti sono ancora inseriti con riserva nelle GaE e a pieno titolo nella graduatoria del concorso straordinario bandito con DDG del 7 novembre 2018.
La posizione dei docenti
Riportiamo le affermazioni di un gruppo di docenti che si definisce Lavoratori auto-organizzati della scuola:
Alla luce del contingente stabilito per le assunzioni in Lombardia, dal concorso straordinario per la scuola primaria come insegnanti ci sentiamo profondamente rammaricati.
Gli slogan politici ci hanno reso l’idea di una Regione che avrebbe dovuto contare un numero di assunzioni tali da scongiurare il precariato scolastico.
Ma, dati alla mano, ci troviamo di fronte allo sconcertante numero di 1160 posti contro 7000 docenti in graduatoria, nonostante la massiccia presenza di cattedre vacanti.
I posti di cui sopra saranno spartiti tra Gae e GM, anche se la maggior parte dei presenti in Gae si trovi in condizione di riserva e già nel novero dei 7000.
Chiediamo che venga utilizzato un minimo di buon senso nell’assegnazione delle cattedre, e che le assunzioni avvengano al 100% da GM, su tutti i posti in organico di fatto, fatte salve le posizioni di coloro che non si trovano nelle condizioni di riserva.
Chiediamo inoltre che i tutti posti che non verranno assegnati in ruolo su sostegno e nelle altre classi di concorso per mancanza di candidati siano utilizzati per i posti comuni.
Come lavoratori della scuola esprimiamo la nostra rabbia di fronte all’ennesimo imbroglio in cui ci ritroviamo coinvolti che non solo lede il nostro diritto all’assunzione, dopo anni di precariato, ma danneggia i nostri alunni che a settembre si troveranno come ogni anno migliaia di cattedre vuote destinate alle supplenze perché il Governo si rifiuta di assumere.
Di fronte ad una simile ennesima ingiustizia, riprendiamo le mobilitazioni, che certamente non mancheranno nei giorni stabiliti per le nomine.
Non staremo a guardare considerando le assunzioni/briciole che ci attendono.
Aspettiamo di vedere quali saranno gli sviluppi.