Immissioni in ruolo 2019-20: no alla chiamata diretta

scrivania di diplomato magistrale che aspetta l'assunzione in ruolo

A seguito delle operazioni di mobilità 2019-20, il MIUR sta preparando le immissioni in ruolo per i docenti che saranno assunti nell’anno scolastico 2019-20.

Le assunzioni avverranno:

  • da graduatorie di merito (GM) dei concorsi 2016 e 2018
  • da graduatorie ad esaurimento (GAE)

N.B. I vincitori dei prossimi concorsi docenti attesi per il 2019, se conclusi entro il 2020, entreranno in ruolo nel 2020-21.

I posti disponibili

I posti lasciati liberi a seguito della mobilità sono oltre 64000, dei quali più di 16000 appartengono al sostegno. I posti sono concentrati nella scuola secondaria. In dettaglio, sulla base dei dati CISL:

  • scuola dell’infanzia: 4082 (2939 comuni, 1143 sostegno)
  • primaria: 12399 (6897 comuni, 5502 sostegno)
  • secondaria I grado 24586 (17317 comuni, 7269 sostegno)
  • secondaria II grado: 23082 (20617 comuni, 2465 sostegno)

No chiamata diretta

Uno dei punti-chiave inseriti nel Contratto di Governo è l’abrogazione della chiamata diretta, proposta in precedenza dalla Buona Scuola. I Dirigenti Scolastici, quindi, non avranno la possibilità di convocare per le immissioni il ruolo. Pertanto ogni docente neo-immesso potrà scegliere la scuola di titolarità.

Nulla di nuovo, considerando anche il recente contratto di mobilità 2019-20 che ha permesso ai docenti con incarico triennale di acquisire la titolarità su scuola e non più su ambito territoriale. I docenti privi di incarico su scuola, invece, sono titolari su provincia.

Si attende il decreto ufficiale di eliminazione della chiamata diretta.

Assia Liberatore

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