Graduatorie provinciali supplenze, sindacati sul piede di guerra annunciano ricorsi

docenti che si informano sui 24 cfu per terza fascia.

E’ un’estate di intenso lavoro per il mondo della scuola, in vista della riapertura di settembre in sicurezza e anche delle operazioni preliminari indispensabili per garantire la presenza di un organico completo a tutti gli ordini di istruzione. In questo senso il compito più gravoso spetta agli Uffici Scolastici alle prese con le domande di inserimento nelle nuove Graduatorie provinciali per le supplenze.

Il compito è oneroso sia dal punto di vista quantitativo, con tantissime domande da prendere in considerazione e vagliare, sia dal punto di vista qualitativo, perchè ogni minimo errore rischia di compromettere il corretto inizio dell’anno scolastico in virtù dei possibili ricorsi che i docenti potrebbero presentare.

Le domande sono state inoltrate entro il 6 agosto. Uno dei temi più controversi resta quello della validità del possesso congiunto di diploma di maturità/laurea e di 24 per l’inserimento in prima fascia. Continuano a essere molte le esclusioni con questa valutazione. I sindacati avvertono i diretti interessati e gli stessi uffici scolastici che si tratta in molti casi di esclusioni ingiuste. Ecco dunque che inizieranno a piovere i ricorsi al giudice che da una parte, legittimamente, tutelano gli interessi potenzialmente lesi dei docenti, ma che dall’altro lato complicano la ricerca di una rapida conclusione delle operazioni di valutazione delle domande per le nuove Graduatorie provinciali.

Secondo le ultime indicazioni “il possesso congiunto di diploma di maturità/laurea e di 24 Crediti formativi universitari conseguiti nelle materie antropo-psico-pedagogiche e metodologie didattiche non costituisce abilitazione all’insegnamento in capo al soggetto detentore”. Questo comporta che “si devono quindi intendere come respinte tutte le richieste aventi ad oggetto l’inserimento in I° fascia della GPS in forza del congiunto possesso di un titolo di studio e dei 24 cfu”. Ma come detto i sindacati non sono dello stesso avviso i ricorsi non si faranno attendere.

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