Graduatorie d’Istituto addio: cosa prevede il nuovo emendamento
Non saranno più in vigore le graduatorie di istituto per le supplenze al 31 agosto e al 30 giugno.
Lo ha stabilito un nuovo emendamento, in discussione alla Camera, che ha sancito come queste verranno sostituite dalle graduatorie provinciali.
Cosa dice l’emendamento
Con il nuovo emendamento sulle Graduatorie d’Istituto verranno introdotte alcune novità.
Bisogna partire dal presupposto che coloro i quali volevano accedere alle graduatorie d’Istituto, fino ad oggi, avevano la possibilità di inserire un massimo di 20 istituti per la scuola secondaria, e di 10 istituti per la scuola dell’infanzia e primaria.
Si tratta di un vincolo che sarà ancora valido unicamente per le supplenze brevi. Dunque niente più per quel che concerne quelle al 31 agosto e al 30 giugno.
Per queste, da ora in avanti, con il nuovo emendamento del Decreto Scuola, in discussione alla Camera, le graduatorie si trasformeranno da graduatorie d’Istituto a graduatorie provinciali.
Ciò significa che sarà possibile partecipare alle supplenze non solo nelle 20 scuole scelte, ma in tutte quelle presenti nella provincia.
Vantaggi o disagi?
L’istituzione di graduatorie provinciali (in sostituzione alle graduatorie d’Istituto) per l’attribuzione degli incarichi di supplenza al 31 agosto e al 30 giugno, sarà un vantaggio per alcune categorie, ma inevitabilmente sarà una fonte di disagi per altre.
- Uno dei motivi è che non basterà scegliere le scuole geograficamente meno ambite per avere maggior possibilità di lavoro.
- Ciò comporterà anche che intraprendere un’azione presso il Tribunale del Lavoro volta a riconoscere il valore abilitante di diploma/laurea con 24 cfu, soprattutto in questo momento di apertura da parte della magistratura su questo tema, diventa per molti l’unica strada per poter ottenere incarichi di docenza.