Diritto, educazione civica e materie alternative alla religione: differenze e analisi

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Con questo articolo s’intende entrare in una tematica più strettamente didattica, e cioè più direttamente inerente l’istruzione, intesa in senso stretto.

L’insegnamento di diritto

Da qualche anno, infatti, vi è una forte discussione tra pedagogisti e sociologi circa l’importanza dello studio del Diritto, inteso in senso lato, quale scienza umana circa la consapevolezza dei propri diritti e doveri, e dunque l’appropriazione soggettiva dei concetti di individuo, quale soggetto di diritto, di contro a quello di cittadino, nell’ambito dello Stato-Nazione, quale comunità giuridicamente e socialmente organizzata.

Lentamente si sta facendo largo l’importanza dell’introduzione di questa disciplina anche nei licei, dato che prima era relegata all’istruzione tecnica, ma, al momento, si tratta perlopiù di corsi specialistici, e non di una vera e propria riforma generalizzata.

L’ora alternativa alla religione

A fianco a questa disciplina c’è però la famosa ora alternativa alla religione, per gli studenti che non vogliono avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica; anche qui perlopiù vengono nominati docenti di diritto, che la sfruttano cercando di avviare i discenti loro assegnati ad un percorso di sensibilizzazione socio-giuridico di base, cioè con quegli elementi basilari della società giuridica moderna.

Il ruolo dell’educazione civica

E veniamo infine al problema dell’educazione civica: materia antica e tanto bistrattata, in quanto considerata un’appendice didattica della storia, e quindi relegata a quei momenti occasionali in cui l’insegnante di Storia le ha degnato qualche attenzione.

Al contrario l’educazione civica ha una sua valenza autonoma, molto importante perché potrebbe essere proprio la base fin dalla scuola primaria per l’insegnamento delle materie giuridiche ed ancor di più come base per la creazione di una coscienza giuridica individuale e sociale.

È per questo motivo che sarebbe auspicabile che in futuro il legislatore voglia introdurre definitivamente fin dalla scuola primaria questo insegnamento come un “corpus autonomo” con annesso un insegnante ad hoc, col proseguo dell’obbligatorietà delle materie giuridiche in tutte le scuole successive di ogni ordine e grado.

a cura del Prof. Avv. Vincenzo Filiberti

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