Diplomati magistrali, postdatata l’immissione in ruolo per ottenere trasferimento

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Il vincolo quinquennale rappresenta, tra i tanti, uno degli elementi più penalizzanti per i neoimmessi in ruolo 2020/2021. Una legge che si configura come vessatoria per i diretti interessati, già colpiti da una serie di restrizioni che ne penalizzano lo svolgimento dell’attività professionale.

Il vincolo quinquennale impedisce ai docenti di ottenere un trasferimento prima di cinque anni di servizio. Questo comporta una impossibilità di poter programmare la vita privata, oltre che professionale, per tutti coloro i quali pur di lavorare hanno detto sì a un posto di lavoro lontano a volte centinaia di chilometri dalla loro abitazione.

Una volta tanto, però, per la categoria dei diplomati magistrali, potrebbe comparire uno spiraglio di luce, in netto contrasto con la normale realtà svantaggiata cui si sono abituati negli ultimi anni, fatti di ricorsi, delusioni e aspettative disattese.

L’elusione del vincolo quinquennale potrebbe diventare realtà per i diplomati magistrali in possesso di ruolo con riserva. Si tratta di quei docenti che hanno un posto nelle Graduatorie a Esaurimento con riserva. Un inserimento cautelare in attesa di sentenza di merito definitiva.

Grazie al lavoro dei sindacati, potrebbe essere per loro accedere alla retrodatazione dell’immissione in ruolo rispetto al 2020/2021. Il che comporterebbe la possibilità di abbreviare i cinque anni di attesa canonica, purchè si rientri nella categoria dei docenti già immessi in ruolo negli anni precedenti. Insomma i Diplomati Magistrali potrebbero vedersi riconosciuti tutti gli anni di servizio svolti col primo contratto a tempo indeterminato.

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