La vicenda dei Diplomati Magistrali in GAE

Ripercorriamo in questo articolo tutto l’iter che ha portato i Diplomati degli Istituti Magistrali nella controversa situazione in cui si trovano adesso.
Ne avevamo già parlato donna sola cerca uomo a roma, e il 20 dicembre 2017 il Consiglio di Stato ha pubblicato la sentenza definitiva, a seguito dell’Adunanza Plenaria del 15 novembre 2017, pronunciandosi in maniera sfavorevole rispetto alla questione dei diplomati magistrali, entro il 2001/2002, che chiedevano il diritto per l’inserimento in GAE.
I passaggi normativi
Proviamo a fare il punto della situazione, ripercorrendo la questione, per arrivare allo stato attuale delle cose: il diploma di maturità magistrale, sostituito nel 1998 con il diploma del liceo psicopedagogico, aveva validità di titolo abilitante se conseguito entro l’anno scolastico 2001/ 2002; dopo questa data, infatti, fu introdotto, come nuovo titolo accesso con valore abilitante all’insegnamento della scuola dell’infanzia della scuola primaria, la laurea in Scienze della Formazione Primaria.
La legge n. 296 del 2006 introdusse le graduatorie ad esaurimento – GAE – a cui avevano accesso a tutti gli abilitati alla professione docente, tranne che i diplomati magistrali entro il 2001/2002, che pur si erano visti garantiti il riconoscimento del valore abilitante del loro titolo, come confermato dal Decreto Interministeriale del 10 marzo 1997.
È nel 2015 che il Tar del Lazio apre a nuove possibilità, dichiarando nulli i decreti ministeriali del Miur che negavano l’accesso alle graduatorie ad esaurimento per i diplomati magistrali. Da allora, attraverso i ricorsi al Tar, o al giudice del lavoro, moltissimi diplomati hanno avuto riconosciuto il diritto di inclusione nelle GAE, spesso con riserva in attesa del pronunciamento definitivo, e di conseguenza la possibilità di stipulare contratti di docenza.
I numeri della vicenda
Per avere un’idea dei numeri relativi a questo contenzioso, possiamo di seguito riassumere alcuni dati.
I docenti assunti a tempo indeterminato con clausola risolutiva sono 6.669 a livello nazionale. In particolare:
- gli iscritti in GAE con riserva a seguito di una sentenza cautelare sono 43.534;
- gli iscritti in GAE a pieno titolo sono 26.252.
Le supplenze che coinvolgono docenti inseriti in GAE con riserva sono:
- 23.356 incarichi al 30/6 o 31/8;
- 20.110 supplenze brevi.
(Dati UIL SCUOLA)
Cosa accadrà, dunque ora, a questi docenti?
Affinché la sentenza sia applicata è necessario attendere che si esprima l’Avvocatura dello Stato: per questo motivo, il Ministero dell’Istruzione ha sospeso qualsiasi decisione.
Questo comporta che coloro i quali hanno sottoscritto una supplenza annuale o sino alla fine dell’anno scolastico non si vedranno rescindere, in tempi brevi, i loro contratti, ma, molto probabilmente, porteranno a termine l’anno scolastico.
Nel frattempo anche alcuni Uffici Scolastici Regionali stanno procedendo a monitorare la situazione che incide sul loro territorio, tuttavia è chiaro che, onde evitare comportamenti difformi sul territorio nazionale, sarà necessario coordinare le azioni al livello di Conferenza Stato-Regioni.
Vi terremo aggiornati sull’evolversi di questa delicata questione, appena ci saranno novità significative.
di Fabiola Ortolano