Diplomati magistrale assunti con riserva e rischio licenziamento
Ancora in via di definizione la situazione relativa ai diplomati magistrale assunti con riserva dalle Gae. I dubbi derivano dalla possibilità che il decreto scuola non venga pubblicato definitivamente.
Il decreto
Si tratta del decreto scuola approvato il 6 agosto scorso dal Consiglio dei Ministri con la formula “salvo intese”. Questo significa che entro il 28 agosto è possibile intervenire sul testo approvato e pubblicarlo successivamente in Gazzetta Ufficiale.
Ma la situazione politica rende questa eventualità molto difficile.
I diplomati magistrale nel decreto
Nel decreto scuola si parla anche della situazione dei diplomati magistrale assunti in ruolo con riserva.
Lo scopo del legislatore è che la continuità didattica per i diplomati magistrali assunti con riserva dalle Gae non si interrompa nel caso della sentenza di merito durante l’anno, che sarà sicuramente negativa.
Ciò significa che il contratto a tempo indeterminato stipulato con clausola per tali docenti, in caso di sentenza di merito, secondo il decreto dignità, doveva essere trasformato in un contratto a tempo determinato fino al 30 giugno.
L’articolo 4 del decreto scuola sancisce la proroga delle disposizioni del decreto dignità. Ciò significa che se i docenti diplomati magistrale assunti con riserva dal 1° settembre 2019 dovessero ricevere la sentenza di merito negativa nel corso dell’anno scolastico, il loro contratto sarebbe trasformato in una supplenza fino al 30 giugno 2020.
E se il decreto non fosse pubblicato?
La domanda adesso riguarda la situazione dei diplomati magistrali, che sarebbero nei guai in caso di mancata pubblicazione del decreto scuola.
La possibilità che ricevano la sentenza di merito negativa a gennaio è concreta, e questo significherebbe essere licenziati ad anno in corso. Un danno per loro e per gli studenti, che vedrebbero compromessa la continuità didattica.