Ddl Semplificazioni 2024: le norme previste per il settore Scuola
Ddl Semplificazioni: il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro della pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, ha approvato un disegno di legge che introduce una serie di norme anti-burocrazia in materia di attività economiche e di servizi a favore delle imprese e dei cittadini.
Uno dei cardini del provvedimento riguarda le norme previste per il comparto Scuola, vediamo insieme alcune delle principali novità contenute nel testo.
Ddl Semplificazioni: le misure per la scuola
Il Ddl Semplificazioni, approvato il 26 marzo, contiene un pacchetto di misure composto da 35 articoli per facilitare alcune procedure sui servizi ai cittadini e alle imprese, come previsto anche tra gli obiettivi del PNRR.
Elenchiamo alcune delle misure di semplificazione introdotte per il comparto Scuola:
Stop ai «diplomifici»
Il ddl interviene sui cosiddetti diplomifici evitando nelle scuole private la creazione di classi solo per l’ultimo anno per dare la possibilità agli studenti di affrontare la maturità. “Non può essere autorizzata – si legge nel provvedimento – l’attivazione di più di una classe terminale collaterale per ciascun indirizzo di studi già funzionante in una scuola paritaria”. Lo stop sarà attuato prevedendo che l’attivazione della classe collaterale sia “subordinata alla notifica del provvedimento di autorizzazione dell’Ufficio scolastico regionale, previa motivata richiesta del soggetto gestore, da presentarsi entro il 31 luglio precedente all’anno scolastico di riferimento”.
Si precisa inoltre l’obbligo per tutte le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, comprese le scuole paritarie, di adottare gli strumenti della pagella elettronica, del registro online e del protocollo informatico.
Scuole paritarie
Previste procedure più agevoli per l’erogazione dei contributi alle scuole paritarie da parte del Ministero, riducendo gli oneri a carico della pubblica amministrazione ed evitando che gli istituti in regola possano trovarsi in difficoltà finanziaria a causa dei ritardi negli accrediti.
Continuità didattica sul sostegno
Al fine di garantire la continuità didattica degli alunni con disabilità, il provvedimento mira a introdurre un meccanismo volto a confermare, su richiesta della famiglia, il docente di sostegno (supplente al 31 agosto o 30 giugno) in servizio sul posto di sostegno nell’anno scolastico precedente, ferma restando la disponibilità del posto e fatte salve le operazioni relative al personale con contratto a tempo indeterminato.
Semplificazione delle procedure di iscrizione
Al fine di semplificare le procedure di iscrizione degli alunni, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, le iscrizioni al primo e al secondo ciclo di istruzione saranno effettuate in modalità telematica attraverso la nuova piattaforma unica “Famiglie e studenti”.
Il nuovo sistema di iscrizione consentirà alle istituzioni scolastiche statali di acquisire direttamente, dallo stesso sistema informatico, i dati e i documenti necessari ai fini dell’iscrizione, evitando ai genitori di produrre in forma cartacea gli attestati degli anni precedenti.
Le dichiarazioni del ministro Valditara
“Il nostro obiettivo è una scuola moderna che rimetta al centro lo studente, garantendo percorsi di qualità e semplificando la vita al personale scolastico e alle famiglie”, dichiara il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. “Con le misure sui cosiddetti diplomifici puntiamo a prevenire fenomeni di illegalità e di abuso, che danneggiano innanzitutto gli studenti e con loro l’intero sistema scolastico nazionale di cui le scuole paritarie sane, che sono la stragrande maggioranza, sono risorsa preziosa”.
“Di particolare rilievo”, prosegue Valditara, “l’intervento sul fronte del Sostegno, che per noi rappresenta una risposta doverosa, seppur non ancora esaustiva, alle esigenze degli alunni con disabilità: le famiglie, se lo riterranno opportuno, potranno chiedere la conferma del docente precario sulla cattedra di Sostegno, con il consenso del docente e qualora non sia intervenuta l’assegnazione di un docente di ruolo. L’esigenza è quella di consentire allo studente di beneficiare della continuità didattica, che è presidio fondamentale per la relazione discente-docente e per la qualità degli apprendimenti”.
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