Corsi gratuiti per certificazioni linguistiche e informatiche a scuola
Per incrementare il proprio punteggio nelle graduatorie d’istituto spesso i docenti frequentano corsi di formazione per la certificazione delle competenze linguistiche, secondo la certificazione europea, oppure per quelle informatiche; questo permette loro di acquisire punteggi ulteriori per ciò che concerne la valutazione dei titoli.
I CPIA
Tuttavia, non tutti sanno che queste certificazioni possono essere acquisite presso la scuola statale, nello specifico nei CPIA.
Questa sigla sta per Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti, possono accedere ai corsi, da questi organizzati, tutti coloro che abbiano un’età compresa tra i 16 e i 64 anni.
L’offerta formativa di queste istituzioni statali parte dai percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana, L2, ai percorsi per l’acquisizione del diploma di scuola secondaria di primo grado, a quelli per il conseguimento del diploma di istruzione tecnica, professionale o artistica, ai corsi di lingue straniere ed informatica.
Se è pur vero che queste istituzioni scolastiche statali nascono per affrontare il problema dell’istruzione dei cittadini stranieri o per gli adulti che debbano concludere l’obbligo di istruzione vigente nel nostro paese, queste scuole offrono, contemporaneamente, l’opportunità anche per coloro che lavorano e hanno già i loro titoli professionali e/o culturali, di acquisire ulteriori certificazioni quali:
- i livelli A2, B1, B2 ecc. per la lingua straniera
- l’ECDL per le certificazioni informatiche.
Trattandosi di scuole statali i costi dei corsi sono relativi soltanto agli oneri inclusi per rilasciare le certificazioni stesse.
Come iscriversi
Sarà facile, per chi è interessato, contattare il Centro più vicino al proprio comune: i corsi di solito si svolgono nelle sedi dove c’è maggiore richiesta, anche al di là della sede legale del CPIA stesso, così si potranno prendere informazioni sulle modalità di adesione e sulle tempistiche in cui sono attivati i corsi di proprio interesse.
di Fabiola Ortolano