Contratto scuola, in arrivo 400 milioni per il rinnovo

Rinnovo contratto scuola: nella mattinata di ieri, 11 gennaio, nella sede dell’Aran, si sono riuniti i sindacati della scuola per il primo incontro del 2023 sul rinnovo della parte giuridica del CCNL per il triennio 2019-2021.

Come è noto, dopo l’accordo economico raggiunto a novembre, ora bisogna chiudere sulla parte normativa.

Sono già stati programmati tre incontri per la prossima settimana, che si svolgeranno martedì 17, mercoledì 18 e giovedì 19 gennaio.

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Rinnovo contratto scuola: pianificati i tavoli tecnici sulla parte normativa

L’incontro, di carattere interlocutorio, non ha approfondito gli argomenti spinosi, come la posizione economica del personale ATA, la mobilità con il grave problema dei vincoli triennali o il regolamento delle sanzioni disciplinari per i docenti.

Le parti Aran-sindacati hanno pianificato i prossimi incontri che si svolgeranno martedì 17, mercoledì 18 e giovedì 19 gennaio.

Le questioni da affrontare

Uno dei temi da affrontare sarà quello della regolamentazione delle sanzioni disciplinari per i docenti.

L’Aran vorrebbe dare maggiore potere ai dirigenti scolastici, che avrebbero la possibilità di sospendere i docenti fino a un massimo di 10 giorni di servizio. I sindacati respingono nettamente tale ipotesi.

Anche sulla questione dei vincoli sulla mobilità il tema è controverso e le posizioni dell’ARAN e dei sindacati sono molto distanti.

Il completamento della parte economica

Da completare anche il rinnovo della parte economica, nel corso dell’incontro è stata confermata come imminente l’integrazione dell’atto d’indirizzo per rendere subito esigibili i 300 milioni di euro riferiti alla RPD (retribuzione professionale docenti).

Ulteriori 100 milioni una tantum dovranno finanziare la componente fissa della retribuzione accessoria di docenti e Ata per il 2023.

Nello specifico si tratta di 85,8 milioni di euro per i docenti e 14,2 milioni di euro per ATA per il 2022, destinati alla RPD e al CIA.

 

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