Continuità didattica supplenti valida per il sostegno
Torna di moda il tema della garanzia circa la continuità didattica agli alunni. Nello specifico il tema verte sulla situazione degli alunni con disabilità e di riflesso ai loro insegnanti.
La continuità didattica al momento è riservata, come garanzia, alle supplenze su sostegno. Nei giorni scorsi, infatti, il Consiglio dei Ministri ha approvato la revisione del decreto delegato della ‘Buona scuola’ 66/2017.
Il decreto
Con il nuovo decreto è finalmente possibile dare il via alla continuità didattica su posto di sostegno anche grazie ai supplenti il cui contratto di solito scade il 30 giugno.
Un provvedimento che ha visto la luce dopo un lungo periodo di gestazione. Sono infatti diversi gli anni da cui si attende una decisione in merito, con discussioni entrate nel vivo negli anni precedenti, ma con provvedimenti mai messi in atto.
Questo non vuol dire che si rischiano i posti da coprire con personale a tempo indeterminato.
La modifica introdotta mira a consentire il rinnovo del contratto anche per l’anno scolastico successivo (su richiesta della famiglia) solo a docenti in possesso del titolo di specializzazione.
Per vedere la riforma entrare in vigore, sarà necessario attendere il 1° settembre 2019, qualora la verifica nelle Commissioni parlamentari e la successiva approvazione in Consiglio dei Ministri avverrà in tempo utile.
Per i docenti a tempo indeterminato
Per i docenti a tempo determinato si stanno comunque preparando due misure di stabilizzazione:
- concorso ordinario per 48.536 posti
- PAS curricolare e di sostegno per tutti i 55.000 docenti non abilitati.
Parliamo di due provvedimenti ancora in via di definizione, che avranno bisogno di un po’ di tempo per entrare in vigore.