Concorso straordinario, polemica in attesa delle nuove date
Il peggiorare della situazione relativa al Covid-19 in Italia ha portato inevitabilmente allo stop ai concorsi pubblici, tra cui quello straordinario per la scuola. Un concorso che secondo sindacati, docenti e molti partiti non avrebbe dovuto affatto iniziare considerato il contesto di emergenza nel quale ha mosso i primi passi.
Ma il ministro Azzolina ha difeso strenuamente il concorso, contro tutto e tutti, ottenendone l’avvio, ma non potendone poi evitare l’interruzione forzata. E adesso ci si chiede come e quando si potranno portare a termine le prove. Al momento, secondo i dati del Ministero, oltre il 60% dei candidati ha già svolto le prove. Ma c’è ancora una grossa fetta di candidati che non hanno potuto svolgere le prove previste tra il 5 e il 16 novembre.
Per le prove ancora da svolgere sarà necessaria una nuova calendarizzazione, che al momento è impossibile ipotizzare e prevedere. La sensazione è che comunque non potrà essere fissata prima del nuovo anno, in virtù dell’emergenza sanitaria attuale e dell’incombere delle festività natalizie.
Tornano inevitabilmente di moda le polemiche e le richieste di procedere alle assunzioni dalle graduatorie, soluzione sempre ritenuta inadeguata dalla Azzolina.
Una soluzione che adesso risulterebbe ancora più pasticciata e che apparirebbe ingiusta agli occhi di chi ha già svolto la prova, sostenendo costi e spese in termini economici, di tempo e di impegno, e magari hanno la sensazione di aver svolto un’ottimo concorso con buone possibilità di successo.