Concorso straordinario, i ricorsi
In attesa che la curva dei contagi scenda al punto da consentire la ripresa del Concorso straordinario, continuano i ricorsi a Tar del Lazio. Tale richiesta arriva da coloro che si ritengono danneggiati dal contesto in cui questo concorso si è svolto.
In particolare, si è verificato il caso di insegnanti che hanno fatto richiesta di annullamento del concorso. Alcuni candidati, avevano deciso di non presentarsi alle prove per il ‘timore delle conseguenze della pandemia in atto per la sua incolumità’.
In merito il Tar ha ritenuto opportuno non accogliere la richiesta. Sarebbe stato equiparabile a consentire a ogni singolo candidato di sostituirsi agli organi di governo nella valutazione del reale rischio derivante dalla partecipazione al concorso durante la pandemia.
In altre parole, il candidato è libero di non presentarsi alle prove per paura del contagio. Rinunciando alla partecipazione, poi non può essere richiesto l’annullamento del concorso per questa motivazione. Avrebbe creato di fatto un precedente, estendibile anche al mondo del lavoro e non solo, giustificando quanti per paura della pandemia potrebbero sottrarsi ai loro obblighi contrattuali