Concorso scuola 2019: punteggi, abilitazione e titoli
Comincia a prendere forma il nuovo sistema di reclutamento dei docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado.
Uno degli elementi di novità rispetto al passato riguarda il fatto che in fase di attribuzione del punteggio dei titoli posseduti, verrà dato particolare valore a titoli e percorsi.
Non è ancora chiaro però quale sarà il funzionamento nel dettaglio. Bisogna partire dal presupposto che il nuovo sistema di reclutamento permetterà agli aspiranti docenti di partecipare al concorso per provare a superarlo. Ma dopo questa prima fase, scatterà il percorso annuale di formazione iniziale e prova. Solo dopo questa trafila si potrà passare all’assunzione in ruolo.
Le fasi del concorso
Nello specifico, questo percorso verrà suddiviso in due fasi distinte.
La prima parte prevede che ci sia il percorso annuale di formazione iniziale e prova. A quel punto scatta l’assunzione in ruolo.
Il requisito per accedere a questa fase è il possesso dell’abilitazione per la classe di concorso specifica. In alternativa, resta valida una laurea con piano di studi idoneo all’insegnamento e 24 CFU nelle discipline antro-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche.
Esenzione 24 Cfu
Ci sono anche casi in cui si è esentati dal possedere i famosi 24 CFU.
Ci riferiamo a coloro i quali sono docenti in possesso di abilitazione per altra classe di concorso (diversa da quella per la quale si concorre) o grado di istruzione. In questo caso però non cambia la necessità di essere in possesso del titolo di studio d’accesso alla classe di concorso.
Altra categoria che ha diritto alla partecipazione al concorso senza i 24 CFU, è quella dei docenti che possono vantare tre anni di servizio negli ultimi otto, per una tra le classi di concorso per le quali abbiano maturato almeno un anno di servizio.
È bene specificare però che questa deroga ai 24 CFU è prevista soltanto in prima applicazione.
Valorizzazione dei titoli
Come detto, uno degli elementi che sta suscitando più interesse riguarda la valorizzazione dei titoli. Quel che è certo per il momento è che la tabella di valutazione valorizzerà particolari titoli accademici, scientifici e professionali valutabili.
Titoli che avranno un peso equivalente al 20% nell’ambito del punteggio complessivo che potrà essere attribuito ai candidati tra prove e titoli.
Questi i titoli che potranno essere valorizzati per ottenere un punteggio maggiore al concorso:
- dottorato di ricerca;
- abilitazione specifica conseguita attraverso percorsi selettivi di accesso;
- superamento delle prove di un precedente concorso ordinario per titoli ed esami nelle
- specifiche classi di concorso;
- titoli accademici nell’ambito della pedagogia speciale e didattica dell’inclusione.
Nei prossimi articoli sapremo darti ulteriori informazioni utili: continua a seguirci!