Concorso per Dirigente Scolastico: cosa dice il decreto

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È entrato in vigore solo da qualche giorno incontri occasionali bologna che regolamenta il concorso per Dirigente Scolastico: capiamo insieme cosa c’è scritto e a chi si rivolge.

La figura del Dirigente Scolastico e il fenomeno della reggenza

L’ultimo concorso si è tenuto nel 2011: dopo 6 anni ripartono le procedure di assunzione, che permetteranno di ridurre il fenomeno delle reggenze.

In questi anni si è infatti dovuta affrontare la mancanza di personale dirigente nelle scuole, e lo si è fatto ricorrendo a questo escamotage che ha assunto però dimensioni eccessive. Soprattutto perché parliamo di un ruolo centrale nella vita della scuola, tanto per i bisogni amministrativi e burocratici, quanto per creare un sentimento di identità e coesione nel personale e tra gli alunni.

La Ministra Fedeli ha detto:

Abbattere il fenomeno delle reggenze significa, dunque, lavorare per la qualità del sistema. […] Si tratta, in sintesi, di un concorso che tiene conto dei cambiamenti che la professionalità del dirigente ha subito in questi anni per selezionare i migliori profili, valorizzando anche titoli ed esperienze fatte dalle e dagli aspiranti, compresi titoli di dottorato o attività di ricerca.

Vediamo allora come si svolgerà.

Chi può partecipare

Al concorso può accedere il personale docente ed educativo, con le seguenti caratteristiche:

  • assunto con contratto a tempo indeterminato;
  • che ha superato l’anno di prova;
  • in possesso di diploma di laurea magistrale, specialistica o laurea conseguita in base al previgente ordinamento, di diploma accademico di secondo livello rilasciato dalle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica ovvero di diploma accademico di vecchio ordinamento congiunto con diploma di istituto secondario superiore;
  • aver prestato un servizio di almeno 5 anni nelle istituzioni scolastiche ed educative del sistema nazionale di istruzione.

A proposito di quest’ultimo aspetto, nei 5 anni di servizio vengono calcolati anche gli anni di precariato, o gli anni di servizio presso le scuole paritarie, essendo queste parte del sistema nazionale di istruzione dal 2000.

Come è strutturato il concorso

Il concorso sarà poi innovativo sotto il profilo della selezione: sarà un corso-concorso, con una fase importante di tirocinio e accompagnamento successiva alle prove scritte che è fondamentale per verificare sul campo le capacità gestionali e di organizzazione del lavoro delle candidate e dei candidati, chiamati anche a dimostrare la capacità di inserimento nella comunità scolastica ed educante, oltre che le loro conoscenze sulla normativa del settore.

Così ha presentato la Ministra Fedeli la nuova modalità di accesso al ruolo di Dirigente Scolastico.
In concreto la prova di selezione si compone di:

  1. una fase pre-selettiva, composta da 100 quiz (estratti da una banca dati resa nota dal MIUR almeno 20 giorni prima) per verificare le conoscenze di base;
  2. un test scritto, a cui è ammesso chi ha superato la prova precedente, con 5 domande a risposta aperta su: normativa del settore istruzione, organizzazione del lavoro e gestione del personale, programmazione, gestione e valutazione presso le scuole, ambienti di apprendimento, diritto civile e amministrativo, contabilità di Stato, sistemi educativi europei. Altre 2 domande a risposta chiusa in lingua straniera (livello B2), sempre su organizzazione degli ambienti di apprendimento e sistemi educativi europei.
  3. un test orale, a cui si accede previo superamento della parte scritta, che verterà sulle competenze legate al ruolo del dirigente, ma anche sulla lingua straniera e l’informatica.

A questo punto verrà fuori una graduatoria, stilata anche in base ai titoli, per entrare nel corso di formazione e tirocinio. La fase di preparazione dura 6 mesi: 2 mesi di lezione in aula e 4 di stage. Al termine ci saranno nuove verifiche scritte e orali.

I vincitori del corso-concorso saranno quelli con una giusta posizione nella graduatoria generale di merito.

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