La “Buona Scuola”: la MAD funziona anche con la Riforma
Il governo Renzi, con l’approvazione della Buona Scuola, prevede di portare all’insegnamento solo il personale abilitato, ma la MAD rimane uno strumento centrale nella gestione scolastica. Vediamo perché.
In molti ci avete chiesto se fosse ancora utile candidarsi e compilare la MAD vista la direzione ormai presa dal mondo della scuola: in realtà proprio l’entrata in vigore di questa riforma ha creato terreno fertile per il fiorire e moltiplicarsi delle domande di Messa a disposizione.
Le conseguenze della Buona Scuola
L’idea del Premier era quella di presentare agli studenti, ad apertura dell’anno scolastico, cattedre complete occupate da personale qualificato. Ma queste previsioni non si sono avverate.
Secondo quanto dichiarato dalla Ministra Giannini, dal Concorso dovevano venir fuori i nomi degli insegnanti che avrebbero occupato i posti vacanti già a Settembre, per far partire l’anno senza alcun tipo di disorganizzazione. Al contrario molte cattedre sono rimaste vuote, molti docenti non hanno ancora preso posto,oppure per alcune classi di concorso il numero dei vincitori è a tutt’oggi inferriore a quello necessario per coprire gli effettivi posti.
Chi occupa quei posti vuoti? A questo punto entra in gioco la MAD.
Perché usare la MAD con la Riforma
Non essendo disponibili i vincitori del Concorso, servono supplenti che coprano i buchi rimasti nell’organico e negli spezzoni.
Il nostro sistema provvede a compilare e presentare, rapidamente e formalmente, la candidatura per supplenze annuali o brevi nelle scuole Statali: un lavoro regolarmente retribuito e valido per tutti i fini della carriera. Molte graduatorie, dove andare a pescare sostituti in attesa dei docenti di ruolo, sono esaurite e, se non verranno riaperte quelle di III fascia, la MAD rimane l’unico strumento per accedere al sistema scuola.
Il Miur si è pronunciato sulle MAD già con la Nota Prot n. A00DGPER1027 del 28 gennaio 2009: qui si afferma che i Dirigenti scolastici hanno ampia libertà di azione per reclutare il supplente tramite MAD. E la pratica, secondo la nostra esperienza e i risultati dei nostri utenti, è ancora molto diffusa: vi sono stati diversi casi di chiamata di insegnanti che, oltre a non possedere l’abilitazione, non hanno pieno titolo all’insegnamento di quella specifica classe di concorso o, addirittura, possiedono soltanto un titolo parziale, come ad esempio la laurea triennale o affine, questi comunque restano casi eccezionali.
Rimane quindi un’esigenza centrale per i Dirigenti Scolastici, che non possono lasciare posti vuoti, e sono costretti a scegliere il meglio tra i candidati che hanno inviato la propria MAD.
Se anche tu vuoi scrivere in modo semplice e veloce la tua MAD, ed entrare così nel mondo della scuola, visita il nostro portale incontri oria!