Bonus 200 euro: esclusi oltre 200mila precari con contratto al 30 giugno

Ilvoglio conoscere gente inglese euro per i dipendenti pubblici verrà erogato in automatico con la busta paga del mese di luglio.

Non percepiranno il bonus di 200 euro i precari della scuola, docenti e ATA, supplenti annuali con il contratto scaduto lo scorso 30 giugno.

Il motivo sarebbe un cavillo normativo del Decreto Aiuti https://www.lavorareascuola.it/trova-amici-per-pc/.

Bonus 200 euro: esclusi oltre 200mila precari, aspra la reazione dei sindacati

Sarebbero oltre 200 mila i supplenti, tra personale al 30 giugno e personale Covid, il cui contratto è scaduto al termine delle lezioni a giugno.

Secondo una norma prevista del Decreto Aiuti , tutti i docenti e Ata non di ruolo con incarico fino al 30 giugno 2022, non avendo una retribuzione nel mese di luglio, in quanto non più in servizio, non potranno percepire direttamente il bonus.

Duro il commento della Flc Cgil  “I supplenti con nomina al 30 giugno non percepiscono nel mese di luglio alcuna retribuzione, diversamente dal personale di ruolo e dai supplenti con nomina fino al 31 agosto,  pertanto risultano due volte penalizzati: senza stipendio e senza bonus“.

Si tratta di una grave disparità di trattamento per una parte importante del personale scolastico che tutti gli anni, nonostante venga assunto con rapporto di lavoro a termine, garantisce la continuità e la funzionalità delle scuole al pari del restante personale in servizio“.

Aspra anche la critica di Ivana Barbacci – Cisl Scuola – “Non è ammissibile che per queste persone al danno di una condizione di incertezza retributiva si aggiunga anche la beffa di non poter percepire un contributo previsto proprio per dare almeno un minimo di sostegno ai redditi più direttamente colpiti dal caro bollette e dalla ripresa inflattiva”

“Se ci sono problemi di natura tecnica, come la mancanza di una busta paga nel mese di luglio, li si risolva. Se il problema è legato alla scarsità delle risorse disponibili, si provveda a integrarle, perché sarebbe assurdo che a farne le spese fossero coloro che vivono le situazioni di maggior bisogno. Assurdo e per noi intollerabile”.

 

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