Assegnazione provvisoria 2022-2023
Gli esiti della mobilità 2022 sono noti da tempo. Il personale scolastico, non soddisfatto dalle operazioni di mobilità, può richiedere l’assegnazione provvisoria, a patto che possieda una serie di requisiti. Inoltre i docenti neoassunti attendono l’incontro imminente del Governo e del Ministero con i sindacati.
I requisiti
I docenti, gli educatori e il personale ATA che intendono presentare domanda di assegnazione richiedono:
- ricongiungimento ai figli o agli affidati di minore età con provvedimento giudiziario
- ricongiungimento al coniuge o alla parte dell’unione civile o al convivente, purché la stabilità della convivenza risulti da certificazione anagrafica
- gravi esigenze di salute del richiedente comprovate da idonea certificazione sanitaria
- ricongiungimento al genitore convivente qualora non ricorrano le condizioni di cui alla prima o alla seconda ipotesi
- ottenimento del trasferimento nella stessa provincia di titolarità ma per un comune diverso da quello in cui si ha la precedenza.
La domanda può essere richiesta per una sola provincia e sarà possibile indicare fino a 20 preferenze.
Per approfondire la differenza tra l’utilizzazione e l’assegnazione provvisoria clicca qui!
A seguito dello sciopero del 30 maggio, i sindacati rappresentativi hanno richiesto al Governo e al Ministero di avere un incontro. L’obiettivo è ridefinire i vincoli che sono attualmente in vigore e che impediscono la presentazione della domanda ad alcune categorie di docenti. Infatti i neoimmessi in ruolo e tutti coloro che sono stati assunti dopo il 2020/21 hanno un vincolo di 3 anni presso la sede assegnata.
Si attendono novità in merito.