Anno di prova 2022-2023: le novità
In attesa delle nuove assunzioni, si parla anche di anno di prova per il 2022-2023. L’incontro tra le organizzazioni sindacali e il Ministero dell’Istruzione si è svolto ieri, 18 luglio. Quali sono le novità?
La bozza del decreto
Attualmente il Ministero dell’Istruzione ha presentato solo una bozza del decreto, da confermare entro il 31 luglio 2022.
Tale bozza afferma che per superare il periodo annuale di prova in servizio occorre:
- svolgere effettivamente servizio per almeno 180 giorni, dei quali almeno 120 dedicati alle attività didattiche.
- somministrare al personale docente in prova un test finale, che accerti in che modo le conoscenze e le competenze didattiche siano state applicate metodologicamente dal docente. Ci sarà, in aggiunta, la valutazione da parte del dirigente scolastico, sentito il comitato per la valutazione dei docenti, in funzione dell’istruttoria di un docente tutor.
- che, in caso di valutazione negativa o non superamento del test finale, il personale docente svolgerà un secondo periodo annuale di prova in servizio, non ulteriormente rinnovabile.
Secondo il Ministero, il percorso istituito tramite il D.L. 36 si applica a tutte le categorie di insegnanti neo immessi in ruolo o che hanno ottenuto il passaggio di ruolo a decorrere dall’a.s. 2022/23. Invece, a parere della UIL scuola, il nuovo percorso relativo all’anno di prova non può avere valenza retroattiva. Si dovrebbe applicare solo a quei docenti che ricevono l’assunzione dai concorsi previsti e banditi ai sensi del D.L. 36.
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