Accordo MIM-Regioni, in arrivo 500 milioni di euro per gli ITS
Questi fondi si inseriscono nell’ambito della misura 1.5 della Missione Istruzione e Ricerca del PNRR, che prevede un investimento complessivo di 1,5 miliardi a favore degli ITS per favorire la crescita del sistema di formazione terziaria e per lo sviluppo e il potenziamento delle dotazioni laboratoriali.
Al momento dell’insediamento del nuovo governo questa misura risultava inattuata, il confronto costruttivo tenuto in questi giorni tra Ministero e Regioni ha permesso questa prima accelerazione.
Il principio condiviso è stato quello di promuovere, nel dialogo costante e nel rispetto reciproco delle competenze, una programmazione coordinata degli interventi, proprio a partire dagli ITS Academy.
Il criterio di riparto delle risorse
Il riparto delle risorse destinerà 450 milioni di euro agli Istituti esistenti, dei quali il 60% destinato agli ITS Academy del Centro-Nord e il 40% destinato a quelli del Sud.
I criteri di suddivisione si baseranno sulla valorizzazione del numero di iscritti ai percorsi ITS per il 60% e sull’assegnazione di una quota fissa del 40%.
I rimanenti 50 milioni saranno accantonati per le nuove Fondazioni, con la clausola che, qualora i corsi non vengano attivati entro il 2023, i fondi verranno restituiti e spalmati tra tutte le Regioni.
Le parole del ministro
Esprime soddisfazione il ministro Valditara “Sono molto soddisfatto dell’accordo ottenuto con le Regioni, sia per ragioni di metodo che di merito. Dal punto di vista del metodo, segniamo una svolta nel rapporto tra ministero, Regioni e territorio, all’insegna del confronto continuo e della valorizzazione delle autonomie, in nome di obiettivi virtuosi comuni”.
“Quanto al merito c’è sicuramente soddisfazione perché, dopo l’inerzia del governo precedente, si è riusciti a sbloccare un altro dossier fondamentale per il comparto e per la messa a terra effettiva delle opportunità del Pnrr. Inoltre, il potenziamento della filiera degli ITS permetterà di connettere più profondamente il sistema di istruzione e formazione con le esigenze concrete dei territori e del tessuto produttivo. Il pragmatismo che guarda alla realizzazione dei fatti piuttosto che alle parole generiche è il cambio di passo che da subito ho voluto trasmettere” ha aggiunto il titolare del Mim.
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